In attesa della realizzazione del nuovo ospedale l’Annunziata di Cosenza rischia ogni giorno di non andare oltre la sopravvivenza e di essere sottoposto, come hub, a possibili, parziali chiusure per mancanza di medici, oss, infermieri e per la vetustà di locali e apparecchiature. Un quadro complessivo non certo edificante al punto che basta sottolineare che su 705 posti letto quelli disponibili al momento sono meno di 500. Eppure risorse in questi anni sono arrivate per il potenziamento dell’ospedale ma ad oggi ancora non si sono trasformate in realizzazioni. Da diversi anni si dovevano realizzare posti letto aggiuntivi di terapia intensiva e sub intensiva ma al momento si naviga in alto mare.
Un punto iconografico, nodale e centrale a testimonianza del complessivo degrado e che potrebbe mettere definitivamente in ginocchio il presidio ha a che fare con la centrale di sterilizzazione di ferri chirurgici fondamentale per mantenere a regime le sale operatorie dell’hub di Cosenza. Ogni giorno centinaia di ferri chirurgici vengono sterilizzati attraverso apparecchiature del tutto obsolete e non in linea con le normative attuali. Con un impianto elettrico che deve essere messo a norma. Non esiste una idonea separazione tra zona sporca e pulita in quanto non è chiaro, all’interno, cosa si intenda per “sporca” e per “pulita” perché spesso gli ambiti potrebbero risultare contaminati. Uno studio recente ha stabilito che il rischio di contrarre infezioni negli ospedali è molto alto. Non a caso negli ospedali della provincia di Cosenza anche di pertinenza Asp, e negli spoke, le percentuali risultano superiori alla media nazionale (solo nell’ospedale di Paola nell’ultimo mese due casi sospetti e un decesso, proprio per sospetta infezione contratta nel blocco operatorio). Tornando all’Annunziata risulta danneggiata la controsoffittatura della centrale di sterilizzazione che è priva di certificazione dei materiali di costruzione per verificare che non emetta polvere vista la vetustà dei materiali. L’intera pavimentazione risulta essere usurata e deteriorata con presenza di umidità e dislivelli. Un quadro poco rassicurante per i cittadini e gli utenti che ogni giorno sono costretti a curarsi presso l’ospedale di Cosenza. Del resto, finire sotto i ferri non è mai tranquillizzante ma aggiungere anche lo stato d’ansia delle possibili conseguenze post operatorie dovute all’inerzia di chi doveva garantire il buon funzionamento, sembra a tutti un po’ troppo. Forse il trasferimento dell’ingegnere De Marco dall’Annunziata al dipartimento Salute della Regione Calabria per 6 mesi potrebbe spiegare molte cose…
La “sterilizzazione” dell’Annunziata
L’ospedale hub di Cosenza alle prese con alcune criticità che potrebbero essere state riscontrate all’interno del percorso. Il tutto si inserisce in un contesto generalizzato caratterizzato da forti tensioni. La tecnica del cerino in mano…