Tredicimila gocce di dignità

Affamati di notizie, connessi sempre, immersi nella gran baraonda del mondo, per esprimere ‘Maraviglia’ servono parole vecchie di cento anni come quelle di Piero Gobetti “iniziazione per una religione laica di dignità” scritte sulle pagine de LA RIVOLUZIONE LIBERALE, nel 1923. Questo ha fatto Civicamica in una città attonita, che con grande difficoltà riconosce il suo stato attuale di declino e fallimento. Si è voluto lanciare un religioso atto laico di dignità, a cui in molti si sono uniti. Avrebbero potuto essere di più, forse? Intanto sono questi i primi, saranno quelli che comporranno UN ALBO d’ONOREdei DONATORI. Il 23 gennaio chi ha creduto oltre i CIVICI in questa impresa? Non si sente altro che dire le buche nelle strade, le frane a colle Mussano, i servizi non ci sono…non sia mai che il Cosenza scende,,, un diffuso convincimento di perdita e sconfitta. Niente di più ingiusto e di meno veritiero.
Sindaco, Assessori e Consiglieri tutti stanno affrontando una situazione gravissima, tutti in azione per realizzare il piano di rientro ed evitare il fallimento. In questo quadro si colloca l’azione di Civicamica, del percorso promosso negli ultimi tre mesi, tra ostacoli, sgambetti e diffidenze. Ma citando le parole di Annarosa Macrì i Civici sono tenaci,resistenti. Siamo ora felici e stupefatti del risultato raggiunto alla chiusura della prima fase, oltre tredicimila goccioline nel mare dei debiti della Biblioteca Civica, oltre un migliaio di persone direttamente coinvolte, 134 donatori sulla piattaforma, eventi realizzati (l’ultimo il primo aprile un vero successo per esecuzione e per pubblico), incontri con la commissione Cultura Comunale, con il Conservatorio, con le scuole, con i gruppi di lettura, partecipazioni a iniziative, confronti con il mondo delle imprese, degli ordini professionali e delle associazioni, la relazione con Unical e con i suoi studenti (11 di maggio una loro iniziativa dedicata alla Civica) un fervore di discussione che ha portato alla luce la indissolibilità del rapporto tra la Biblioteca Civica e un movimento di sostegno nel territorio significativo e importante. Questi tre mesi molto impegnativi hanno dato il frutto che va oltre la somma raccolta, solo chi guarda Cosenza con occhio miope può sentirsene adombrato, allo stesso modo di quelli che non vedono lo sforzo della Giunta comunale che in tempi ristrettissimi sta aprendo cantieri, pubblica i bandi di Agenda Urbana, lievito per mettere in moto energie per il Centro storico, come come sta avvenendo.
Il risultato di questa prima fase, detta di riscaldamento, è incoraggiante. Si aprirà nei mesi estivi quella che viene detta ‘fase fisica’, ‘scatole svuota tasche’ nei luoghi che le accoglieranno, dove lasciare gli spiccioli da tasche e borsellini, qualsiasi sarà la cifra raccolta, diventerà la base per la campagna finale che durerà fino alla fine dell’anno, mentre il cantiere nello storico edificio in piazza XV Marzo andrà avanti con restauri e interventi antisismici. Questo tempo impiegato per l’apertura del cantiere e per la conclusione dei lavori, appare a noi di Civicamica come quello opportuno per affrontare e risolvere la delicata questione del funzionamento futuro, per impedire la chiusura definitiva della Civica. Tra il 2017 e il 2018 è baluginata l’ipotesi che potesse diventare comunale, poi smentita dagli atti gravemente noti , ora il passaggio alla gestione del Ministero si configura come l’unica praticabile secondo le garanzie confermate anche dall’impegno del prof D’Elia, presidente dell’Accademia. Questa soluzione io personalmente sto portando avanti nei numerosi incontri con i cittadini, rassicurati sulla sorte della Civica che davvero è sentita come un AFFARE DI TUTTI. Questo è lo slogan che ha accompagnato le giornate degli ultimi mesi e continuerà a essere ripetuto o gridato come è accaduto in un’aula universitaria affollata di giovani matricole, esso esprime un sentire diffuso, che nella ordinarietà dei giorni rimane implicito, ma non appena una parola, una presenza sollecita l’impressione più recondita, emerge come esperienza personale o come racconto del padre, del nonno, come esigenza di studio o come ricordo della giovinezza: ecco il link direbbe un giovane Civico, io riconosco immediato il legame con il nocciolo più antico della vita cittadina, che la Civica è per tutti, frequentatori entusiasti o maldicenti invidiosi.
Noi Civici non procediamo per ottimismo, seguiamo e proponiamo un percorso concreto esito di una visione: la riapertura e il funzionamento della Biblioteca Civica, secondo le esigenze della modernità e secondo le necessità imposte dalle teconologie, con le sue sale e la terrazza dei poeti affollate di giovani, studiosi, ricercatrici e anziani, lo scricchiolio delle pagine più antiche e il fruscio dei libri e soprattutto il sussurro di bibliotecari giovani e competenti. I sogni fanno bene, indurre i sogni produce salute: un insegnamento dalle sale d’aspetto dei reparti oncologici e delle malattie rare, perciò Civicamica è felice di regalare sogni, su questo è sempre più impegnata, grazie al consenso raccolto nella più vasta area urbana.

di
Gilda De Caro