Un errore più o meno “materiale”, o più o meno “seriale”. Un termine fissato “ad minchiam” così da far saltare la stessa manifestazione di interesse. Poi il termine vero, corretto, fissato all’11 di febbraio di quest’anno. Le 2 aziende che si presentano, una di queste peraltro con guai giudiziari in giro e qualche interdizione sparsa per lo Stivale. Ma ad oggi, nel Palazzone di via Alimena a Cosenza altrimenti conosciuto come presidio Asp provinciale, tracce di gara e di assegnazione per “l’affidamento del servizio di gestione manutentiva e logistica distributiva degli ausili terapeutici per disabili”. Fatta la manifestazione di interesse, congegnato magari l’errore materiale per perder un po’ di tempo, corretto l’errore ma assegnazione niente. Niente di niente e ormai siamo a 3 mesi dalla scadenza del termine. Si procede, manco a dirlo che poi è un classico dalle parti di via Alimena, per proroga e poi per proroga della proroga. L’ultima di queste scade il 6 di giugno, tra qualche giorno. Dopo di che si procederà con l’assegnazione del “titolo” (nuovo appalto) al vincitore? Chissà, tutto può essere.
L’appalto per la gestione e distribuzione degli ausili per disabili è stato aggiudicato originariamente dall’Asp di Cosenza per un periodo di 5 anni ed il relativo contratto, «repertoriato al numero 259 del 7 giugno 2013 ha avuto corso dal 7/6/2013 al 6/6/2018». Ovviamente è scaduto ed è stato immediatamente prorogato fino al 6/6/2023.
Si tratta in sostanza di coprire il territorio Asp di Cosenza per le richieste di tutti gli ausili destinati a persone disabili (letti, materassi de cubito, carrozzelle, elevatori etc etc). Poco più di un milione all’anno per circa 6mila interventi nel territorio Asp. Una parte di queste strumentazioni dovrebbe essere riutilizzata procedendo a disinfestazione e sanificazione anche mediante il passaggio nel classico “tunnel” in cui ci va a finire la carrozzella così da uscirne fuori linda e pinta. Ma a dar retta a chi se ne intende questo non avviene mai, o quasi mai, con il poco edificante risultato che più d’un congiunto s’è lamentato non appena il proprio parente si è accomodato su di un mezzo “sporcato” dal precedente paziente.
Per dirla in altri termini, accade che un ausilio possa accompagnare al decesso domiciliare un paziente per poi essere riutilizzato poco dopo per un altro servizio. Va da sé che occorrerebbe operare in regime di assoluta pulizia e sanificazione ma pare che spesso e volentieri tutto questo non sia andato per il meglio, diciamo pulizie più o meno alla buona.
L’impresa che fin qui ha erogato il servizio non trova però solo nei germi un nemico, come detto, ma anche un «divieto di contrarre contratti con la pubblica amministrazione» per presunte gare truccate per 700 milioni di euro nell’ambito di una inchiesta della procura di Palermo. Ma per l’Asp di Cosenza questo, come è noto, non è detto che debba essere un problema. E si va per proroga, allungando la nuova assegnazione. E già perché il 29 dicembre del 2022 viene pubblicato un avviso pubblico per una manifestazione di interesse finalizzata all’individuazione degli operatori economici da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio “gestione manutentiva, logistica, distributiva degli ausili terapeutici”. Badate, pubblicato il 29 dicembre del 2022. Le istanze di invito alla predetta procedura “dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 14 dicembre del 2023”. Quindi ben 6 mesi dopo la scadenza dell’affidamento e ad un anno dall’avviso. Qualcuno deve essersi accorto d’averla fatta troppo grossa, una specie di proroga sine die con avviso di gara a trucco. E così si è proceduto per lapsus, come minimo freudiano. E si passa all’avviso urgente dove si chiarisce che la data per la presentazione delle domande è l’11 febbraio del 2023. A quanto risulta pervengono 2 richieste di invito alla gara. Che naturalmente dovrebbe tenersi entro il 6 giugno di quest’anno, scade il contratto. Ma si terrà davvero? Saranno pure carrozzelle, ma si rischia di scivolare, è un settore delicato questo del resto. Denso di sofferenze. Di amori a prima vista nelle stanze che contano. Ci si appassiona anche alla materia a qualcuno anche “troppo”. Poi un bel giorno, come è successo al “Pugliese” di Catanzaro qualche ora fa, bussano i carabinieri e la faccenda si complica…
I.T.