Nomi forti, dal profilo politico identitario non comune, con qualche sorpresa “altolocata”. Giorgia Meloni non trascura nessun dettaglio in vista del complicatissimo risiko delle candidature e non fa eccezione, ci mancherebbe altro, la Calabria. Terra viscida e insidiosa di suo, con più problemi e inciampi sul cammino che seggi e voti da portare a casa. Della serie, stavolta la leader di Fratelli d’Italia nella sua corsa inedita con affaccio su Palazzo Chigi rischi di Calabria non se ne vuole portare appresso. Di qualsiasi natura.
Da fonti rimane si apprende che i punti fermi fin qui, che ovviamente coincidono con il proporzionale più o meno blindato, sarebbero 2. Wanda Ferro al Senato e Alfredo Antoniozzi alla Camera. Non proprio una notizia banale quest’ultima. Nato a Cosenza e di evidente retaggio calabrese Alfredo Antoniozzi è però “romano” in tutto il suo peso specifico dentro e fuori Fratelli d’Italia. Ex assessore di Roma Capitale, consigliere esterno di Enel spa ed ex deputato europeo Alfredo Antoniozzi è figlio di Dario Antoniozzi, alzi la mano chi non ne conosce le movenze e il cognome da queste parti. Si farebbe torto alla storia della ex Cassa di Risparmio a perdere tempo col disegno del suo curriculum. Una specie di totem.
Antoniozzi (Alfredo) potrebbe quindi rappresentare il proporzionale calabrese di Fdi in nome e per conto di un partito che Meloni non vuol smarrire neanche per un secondo dal suo stretto controllo…
I.T.