In qualità di amministratore di una società finanziaria acquista un credito da una clinica medica (amministrata dalla moglie) vantato nei confronti dell’Asp andando poi a riscuotere questo credito che in realtà l’Asp avrebbe però già pagato a suo tempo. Asp che poi non avrebbe effettuato adeguatamente né controlli né si sarebbe difesa nei tempi e nei modi giusti in sede di contenzioso con la società finanziaria.
Con questo complesso quadro indiziario sullo sfondo la procura di Cosenza ha chiesto il processo per il noto imprenditore cosentino Francesco Dodaro, per la moglie Valeria Greco e per il direttore dei servizi finanziari dell’Asp di Cosenza Aurora De Ciancio.
In particolare, si legge nella richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm Tridico, 《in concorso tra loro, Aurora De Ciancio, quale direttore U.O.C. Servizi finanziari dell’Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza, previo accordo con Francesco Dodaro, amministratore della
“Finanziaria Industriale F.lli Dodaro S.r.l.”, nonché con Greco Valeria, moglie del Dodaro ed amministratore della “Medical Analisi Cliniche S.r.l.”, dopo aver ricevuto il contratto stipulato il 30.12.2016 tra la Medical Analisi Cliniche (cedente) e la “Finanziaria Industriale F.lli Dodaro S.r.l.” (cessionario), avente oggetto la cessione di un credito di euro 450.000,00 vantato dalla Medical nei confronti dell’Asp di Cosenza, credito in realtà fittizio in quanto già pagato dall’Asp, ometteva di effettuare i controlli finanziari sul contenuto di quanto pattuito nel contratto di cessione e, in particolare, sull’effettività della pretesa debitoria.
Inoltre la De Ciancio, sempre in accordo con il Dodaro e la Greco, dopo aver ricevuto in data 28.9.2017 prot.0139001 dal Direttore dell’area legale dell’azienda sanitaria la richiesta di inviare, entro 5 giorni, la documentazione necessaria per valutare se proporre opposizione al decreto ingiuntivo n.1098/17 del 26.7.2017, col quale il Tribunale di Cosenza su richiesta della “Finanziaria Industriale F.lli Dodaro S.r.l.” aveva ingiunto all’Asp di Cosenza il pagamento del credito oggetto di contratto di cessione sopra richiamato, ometteva di fornire quanto richiesto, così facendo impediva l’eventuale adozione di iniziative giudiziarie a tutela degli interessi dell’ente, omissione in conseguenza della quale il suddetto decreto ingiuntivo diveniva esecutivo》.
Da qui la richiesta di rinvio a giudizio per tutti e 3 con udienza preliminare fissata per il 29 settembre.
Fari inquirenti quindi sempre puntati dentro l’Asp di Cosenza con indagini chiuse e altre, su altri versanti ancora, del tutto in itinere non escludendo l’attuale gestione commissariale e gli intrecci con le più recenti elezioni per il rinnovo del consiglio regionale.
I.T.