“La salute è il primo dovere della vita”. Dev’esserci riuscito questo infallibile (e inedito?) slogan di Michele Comito (Forza Italia, candidato al consiglio regionale nella zona centrale della Calabria) a convincere Roberto Cosentino a scendere in campo. Con forza. Anzi, più che in campo. Sui social e sul proprio profilo social con tanto di manifestino elettorale fac simile da sbarrare e una (poco) evocativa scritta d’incipit: sosteniamolo.
Chi è Roberto Cosentino? Occorre qualche parola in più, e una densità maggiore di responsabilità, per essere più chiari.
È direttore generale del dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche sociali, Sviluppo economico e Attività produttive della Regione Calabria. Ad occhio, e per svariate ragioni, un universo di umanità (età media non anziana e tipica da aspiranti lavoratori) che in qualche modo conoscono il suo nome. Se non proprio i suoi umori.
Vibonese Roberto Cosentino. Con la passione per la radio e per la regnanza in discendenza, suo papà ha fatto il dominus al Corap (sempre Regione Calabria) dal 1995 al 2011. La sua definitiva nomina al vertice del più complesso (e frequentato da ambizioni) dipartimento regionale che c’è è da rintracciare in epoca Oliverio. Stagione Varone e vicissitudini Varone. Il nipote di Natuzza, per intenderci. Perché se qualcuno non lo avesse capito per bene da un po’ di tempo è una specie di missione umanitaria quella che abita i cuori in Cittadella. Sennò perché il direttore generale della Regione Calabria Cosentino posta sul proprio profilo facebook inni al voto per Comito, Forza Italia e del Vibonese come lui (e come il coordinatore regionale Azzurro). Perché Comito ha scaldato e convinto i cuori. Di tutti. “La salute è il primo dovere della vita” ci sta scritto nel manifestino elettorale. E Cosentino s’è soltanto e semplicemente regolato di conseguenza. Lui i doveri li rispetta tutti…
I.T.