Roberto Occhiuto alle Europee, l’ipotesi si fa strada…

Riunione riservata all'undicesimo piano della Cittadella. 《Tajani mi pressa...》. Ma c'è chi storce il muso...

L’ormai leggendario decimo piano della Cittadella è con lavori in corso. Rumori, e un pò di polvere. Troppa gente che va e viene, non c’è molta pace e ancor meno riservatezza. E così si “decolla” all’undicesimo, un “piano sopra Dio”, inteso come anfiteatro vetrato dell’assoluto potere regionale. Ed è qui, all’undicesimo piano, che si tiene una riservatissima riunione tra Roberto Occhiuto e alcuni dei suoi fedelissimi, a cominciare da Tonino Daffinà fresco sub commissario nazionale alla depurazione su mandato del ministro. Roba pesante insomma.
Il rendez vous è informale ma di qualità. E di sostanza, soprattutto. Con il presidente di Regione che lo si può sintetizzare così in un iperbolico virgolettato che non è da intendere testuale ma per “arrosto”. 《Il partito me lo sta chiedendo con sempre maggiore insistenza. Per non dire di Totò Tajani. Vogliono impostare le Europee con il meglio che c’è in campo…》.
Ergo, tradotto dall’undicesimo piano della Cittadella a scendere, si fa seriamente strada l’ipotesi di avere Roberto Occhiuto candidato alle Europee del prossimo anno. È lui stesso di fatto a confessarlo iniziando a sondare il terreno tra una parte dei suoi più “fedeli”. Terreno che però a stento trattiene la “botta”. E per una serie di ragioni a cominciare dal difficile orientamento elettorale da tenere eventualmente da qui al voto (una Regione conquistata appena un anno e mezzo fa con il suo “capo” d’improvviso impegnato per l’Europa) fino al vero e proprio “terrore” di consiglieri e assessori timorosi (e per niente temerari) di poter conoscere più in là una prematura interruzione della legislatura, anche se il passaggio come è noto non è simultaneo. Su tutto, e su tutti (e al di là dell’esito stesso della difficile competizione europea) la preoccupazione di parte della maggioranza è che questa eventuale candidatura del presidente di Regione possa essere interpretata come una specie di “fuga per la vittoria”, ovviamente personale. Nel mentre, questo il non detto di chi teme questa corsa, altri e sanguinanti dossier di Calabria sanguinano in attesa di una svolta. Della serie, Tajani vorrà pure il meglio in campo e Occhiuto fa parte della élite ma non è che ci sta pure che il presidente di Regione tenta l’Europa perché da queste parti si fa dura?

I.T.