Se il Pd alla guida della Regione non è riuscito a portare al timone una donna, c’è riuscito in un Comune della Locride, Siderno, sostenendo la candidatura di Maria Teresa Fragomeni che in due anni di gestione di questo centro turistico, più volte bandiera blu per il mare cristallino, ha dato un volto “sereno” alla cittadina che si divide tra attività culturali e sportive “per attrarre persone – ci ha detto il primo cittadino – anche fuori dai mesi estivi”. Una cittadina accogliente e tranquilla Siderno, che rispecchia chi la gestisce, e dalla quale da ovunque si arrivi, non si vorrebbe poi andare via. La prima patata bollente per la sindaca, ma anche per il neo eletto sindaco di Locri, oltre alla Sanità “dobbiamo dare la certezza di lavorare in sicurezza a tutti” ha più volte ripetuto durante l’intervista il primo cittadino di Siderno in prima linea da sempre per l’accoglienza a tutti i livelli, è quella della chiusura imminente per lavori della galleria del Torbido collocata sulla strategica arteria di comunicazione , unica, che collega il Tirreno con lo Jonio, in prossimità della galleria nominata Valico che attraversa l’altopiano della Limina, nel pieno dell’Aspromonte. La preoccupazione è evidente perché oltre alle difficoltà a raggiungere il nosocomio di Polistena anche il commercio potrebbe finire in ginocchio a causa di una situazione che l’esponente del Pd non ci sta proprio a fare gravare sull’economia degli amministrati.
di Francesca Gabriele
Sindaca, non possiamo iniziare quest’ intervista senza parlare subito dei lavori che da qui a breve, subito dopo l’estate, interesseranno la galleria poco prima della Limina che rappresenta il “confine” tra il Tirreno e lo Jonio reggino. Lei è in costante contatto con chi sta studiando i percorsi alternativi più brevi per unire i due territori. A che punto sono?
Sulla questione della chiusura della galleria “Torbido” siamo tutti preoccupati perché per settanta giorni, augurandoci siano tali, la fascia ionica sarà tagliata fuori da tutto con notevoli disagi per quelle persone che non potendo usufruire dei servizi sanitari che offre l’ospedali di Locri dovranno recarsi a Polistena. Ho chiesto che siano garantiti gli attraversamenti dei mezzi di emergenza e che venga rafforzato l’elisoccorso. Siamo seriamente preoccupati.
L’impatto di tale chiusura anche per il mondo economico di Siderno e di tutta la Locride non sarà di poco entità. A soffrirne sarà il primis il settore del commercio, verranno a mancare i pendolari, a loro volta, penalizzati da questa chiusura. Come se ne uscirà senza particolari danni per i commercianti preoccupati e non poco e per chi viaggia da e per la Locride?
Ovviamente sussiste anche una problematica legata al commercio mancando una strada alternativa alla Limina bisognerà attraversare la Sp5 o la strada dello Zomaro. Chiaramente oltre al disagio di queste deviazioni ci si troverà davanti il problema dei mezzi pesanti, mi riferisco anche ai pullman di linea che si spostano da una parte all’altra dei due territori. Ci saranno disagi anche per i pendolari che dovranno scegliere tra i due percorsi.
Qual è il più agevole?
Sicuramente il più agevole è il tratto della Sp5 che non passa dai comuni che si trovano lungo il tratto che attraversa lo Zomaro, ma attraversa il Comune di Mammola. Il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano, che da qualche mese è presidente dell’assemblea dell’associazione dei Comuni della Locride ha chiesto un rafforzamento in termini di sicurezza con tutti i dispositivi lungo il tratto stradale per assicurare una buona visibilità agli automobilisti anche nelle ore notturne, e la sistemazione del materiale roccioso caduto lungo il percorso.
Oltre a quella illustrata sta pensando ad altre proposte?
Sarebbe opportuno si prevedessero delle forme di ristoro per le attività commerciali che saranno penalizzate. Ci sarà anche un incremento dei prezzi dei beni dovuto alle difficoltà dei trasporti a danno anche dei consumatori.
Da dove ha origine il problema?
La verità è che negli anni non è stata mai affiancato a questo percorso una trasversale. Doveva essere previsto un percorso alternativo di comunicazione veloce tra il Tirreno e lo Ionio.
Sta pensando alla strada di comunicazione Bovalino – Bagnara?
Avrebbe tamponato il problema.
In questi giorni la Locride guarda anche al tratto ferroviario che collega con il Tirreno. A quando l’elettrificazione della linea ferroviaria?
Stando alle dichiarazioni che rilascia il presidente della Regione per l’elettrificazione vere e propria sono previsti due macro- interventi: il primo riguarda la tratta Sibari – Crotone – Catanzaro e il secondo che riguarda la tratta Catanzaro lido – Melito. I fondi sono Cipess con risorse Fsc, programmazione 2021 – 2027 corrispondenti a 180 milioni. Ad oggi lo stato della linea ferroviaria, è però, quello che conosciamo tutti. Sono previsti degli interventi infrastrutturali e tecnologici che dovranno essere completati entro il 2026. Si aspettano anche dei nuovi treni.
Si parla di Sanità in difficoltà nella Locride, se Locri inizia a tirare qualche sospiro di sollievo con l’arrivo dei medici cubani, che momento vive il presidio sanitario di Siderno? Lei prima si preoccupava delle difficoltà per raggiungere, da qui a breve, il nosocomio di Polistena…
I medici arrivati da Cuba sicuramente stanno dando un contributo alla mancanza di personale in quel nosocomio. Guardi, il primo grosso problema non è neanche la mancanza di attrezzature o la fatiscenza dei locali, ma anche con i concorsi espletati non si trova personale medico e paramedico che voglia venire a lavorare in questo presidio. Più volte ho detto alla Commissaria straordinaria dell’ASP di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, abbastanza attenta alle problematiche e alle varie istanze poste da noi primi cittadini, che è opportuno rendere quanto mai appetibili e attraenti questi concorsi per fare venire più personale possibile presso l’ospedale di Locri.
Le chiedevo del presidio di Siderno…
Per quello che riguarda la Casa della salute di Siderno, abbiamo fatto da poco un incontro pubblico con l’Asp aperto agli altri amministratori, ai comitati, alle associazioni, ai cittadini. Sono state esposte le due ipotesi sull’ex ospedale di Siderno, per capire quale delle due si preferiva ai fini dell’avvio dei lavori. Tutti i vari servizi saranno quelli previsti dal Dm 76. Ci auguriamo che in due o tre anni si completi la parte strutturale. Anche qui il problema sarà poi il reperimento del personale.
Sta pensando anche alla sicurezza di questi professionisti?
Insisto che ci sia la massima sicurezza. Un professionista oltre ad avere la gratificazione economica deve avere la massima sicurezza nel lavorare nelle nostre strutture.
Siderno città di mare, ma anche dello sport: dal tennis al calcio fino alle palestre private. È questa la ricetta per contenere soprattutto il disagio giovanile sempre più preoccupante?
Siamo al secondo anno dello Sport fitness village con un incremento del doppio delle giornate dedicate allo sport. Le dico solo che in quindici giorni siamo riusciti ad organizzare centocinque attività, questo perché noi puntiamo tanto sul turismo sportivo. Anche nei periodi di bassa stagione cerchiamo di portare avanti iniziative che da un lato attraggono sempre più persone che arrivano nella nostra città e dall’altro coinvolgono i ragazzi allontanandoli dai social che portano a situazioni d’isolamento e devianza. Il 25 giugno ,a conclusione di Sport fitness village, in una tavola rotonda con esperti si parlerà dello sport legato alla legalità. Ci auguriamo di ottenere i finanziamenti per sistemare il campo sportivo.
Che momento vive il PD?
Il Partito democratico è in una fase di organizzazione dopo la recente elezione del nuovo segretario. Abbiamo la sfida della riforma sulla giustizia. Si sta discutendo perché come vuole la democrazia all’interno ci sono varie anime, ma alla fine si troverà un indirizzo univoco.
Più di qualcuno la vorrebbe candidata a governatore…
Ancora c’è da lavorare tanto nella mia città. Sono trascorsi due anni dalla mia elezioni a sindaco, e come ho detto quando mi volevano candidata al Parlamento, Siderno ha bisogno di tutta la mia attenzione, la nostra attenzione.
Quanta forza ci vuole per una donna, in una società ancora troppo maschilista, per fare politica e per amministrare?
Ci vuole tanta forza, in una società, è vero, ancora tanto maschilista, ma questo non mi ha mai spaventata. Come amministrazione stiamo lavorando tanto per sensibilizzare attraverso varie attività quello che deve essere il rispetto tra uomo e donna e la parità sui posti di lavoro. Fare politica per una donna è più complesso rispetto ad un uomo perché si deve gestire anche l’aspetto familiare e tante volte non è semplice perché i servizi che potrebbero rendere tutto più facile non funzionano alla perfezione.