Azione, Calenda “commissaria” la Calabria

Tra un sorriso e un altro Carfagna viene per far fuori Scionti e consegna a Lombardo le chiavi del partito regionale

Un sorriso a pieni denti. Tutti i denti che ha in dote da madre natura. Così Mara Carfagna non ha tralasciato nulla nella sua recente “scampagnata” di Calabria tra vecchi amici di partito e nuovi avversari. Non dimenticando però di sbrigare una “pratica” da queste parti. Anzi, la pratica per eccellenza per la quale è passata da qui. Far fuori Scionti (considerato dall’interno sostanzialmente non all’altezza della situazione e del compito) e nominare comandante in capo in Calabria in quota Azione il senatore Marco Lombardo. Calabrese di origine, potente assessore a Bologna, in versione stratificata considerato (lui sì) capace, all’altezza e, soprattutto, molto ma molto legato a Carlo Calenda. Una specie di protesi di Carlo Calenda, diretta. Senza filtri, intermediari né giochi di prestigio. Uno di quelli per cui, da ora in poi, la domanda regnante non è più “a chi è legato Lombardo qui” ma l’esatto contrario. Come faranno i “nostri” di Calabria ad avvicinare Lombardo visto che non fila nessuno e sente al telefono solo e soltanto Carlo Calenda e in più conosce le dinamiche di Calabria?

Il tutto, manco a dirlo, rientra nelle grandi manovre di espansione di Azione da queste parti. Almeno questo è il progetto di Calenda. Che dopo De Nisi e Graziano si aspettava qualcun altro ingresso nel gruppo consiliare regionale. Fino a realizzare una pensata, a forma di domanda. Non è che proprio perché ci sono De Nisi e Graziano ora non entra più nessuno?

Per questo, e per altro ancora, da ora in poi se la vede Lombardo…