Regione, rinviata la resa dei conti

Ritirata dall'ordine del giorno in consiglio regionale la proposta di legge che stabilisce l'incompatibilità tra la carica di assessore e di consigliere regionale. Palla rinviata in calcio d'angolo e clima molto teso all'interno della maggioranza

Un bel rinvio in calcio d’angolo e, per ora, chi s’è visto s’è visto. Anche se prima o poi questo “corner” andrà battuto e non è dato sapere con quali esiti.
La riunione preliminare di maggioranza in consiglio regionale decide di ritirare la proposta di legge in aula che prevede l’incompatibilità tra assessore e consigliere regionale. Della serie, se un assessore è anche consigliere deve decidere che fare da grande e se sceglie di rimanere in giunta deve lasciare il seggio, così entra a scalare un altro in lista al posto suo. Trovata tecnocratica del potere per la verità non nuova, è di genesi centrosinistra la prima versione anni addietro. E tuttavia ha ri-fatto scalpore la presentazione di questa proposta di legge seminando argomenti per propaganda conflittuale tra i banchi dell’opposizione ma vera e propria intifada dentro la stessa maggioranza. Con un nucleo di regnanza chiaramente contro questa proposta, altrimenti invece molto gradita agli uomini più vicini ad Occhiuto, e persino con la contrarietà quasi formale della Lega in aula che con la capogruppo Simona Loizzo decide di non presentarsi nemmeno alla riunione preliminare, giusto per evitare un “no” in faccia. Ma ci sono anche altri mugugni griffati sparsi in giro, sempre dall’interno della maggioranza. Cosicché la proposta di legge è stata ritirata, non vi sarà traccia nella seduta del consiglio regionale. Se ne parlerà, con una nuova versione, in commissione e poi a Dio piacendo anche se non si intravedono al momento modifiche al testo né di facciata né sostanziali. La sensazione piuttosto diffusa è che per ora la proposta di legge è stata ritirata e basta, senza per forza un domani ben delineato. Unico obiettivo contemporaneo era evidentemente quello di stoppare in “culla” la vera e propria rissa istituzionale tra aspiranti consiglieri e assessori regionali. E quindi palla rinviata in calcio d’angolo il più lontano possibile. Il tempo di recuperarla però, la “palla”, e il corner verrà battuto con Occhiuto che non pare minimamente intenzionato (con la complicità di Mancuso) a retrocedere sulla sostanza della proposta di legge. In prospettiva la musica non cambierà, o assessore o consigliere. Il tempo di sistemare nuovi e vecchi assetti e di metabolizzare qualche “scossone” e l’intifada nella maggioranza tornerà d’attualità.

I.T.