Incrocio Tavolo Adduce per Occhiuto

Slitta la riunione preliminare e tutto viene rinviato all'ennesimo delicato appuntamento interministeriale sullo stato di “salute” della sanità di Calabria previsto per il 9 novembre. Attenzione rivolta al piano operativo e al budget per i privati

Doveva essere un martedì per niente banale per Roberto Occhiuto e lo stato di “salute” della sanità di Calabria ma il pretavolo Adduce è stato annullato e ci si rivedrà, per il tavolo vero e proprio, il 9 novembre. Un delicato Tavolo Adduce, va detto, il summit interministeriale con le carte calabresi (e il commissario) dall’altra parte del “giudizio”. L’obiettivo, come è noto rituale, è quello di verificare puntualmente progressi e regressioni rispetto a quella che è la mission del commissariamento della sanità con l’obiettivo (non unico) di rientrare dal debito monstre senza per questo rinunciare ai livelli minimi di assistenza e alle erogazioni di prestazioni le più ampie possibili.

Dopo i rilievi del Tavolo in occasione dell’ultimo incrocio c’è attesa per quello che produrrà (o non produrrà) la struttura commissariale calabrese a partire appunto dall’aver ottemperato, o meno, ai rilievi stessi.

Fari puntati intanto sulla redazione del piano operativo triennale, che allo stato non c’è ancora e che “latita” ormai un anno. Attenzione poi all’assegnazione del budget per i privati, anche questo dovrebbe essere un punto non da poco sotto la lente del Tavolo Adduce. Non è dato sapere se, pur in ritardo, verrà presentato oppure se un’altra volta verrà rinviata la palla in calcio d’angolo. Si tratta di perimetrare l’intera fetta di spesa per la complessa erogazione di servizi sanitari da affidare alla sanità privata convenzionata.

Di non secondaria importanza poi il capitolo che riguarda le nuove assunzioni nel pianeta sanità di Calabria, che come è noto sono sotto le strette dipendenze di Asp e ospedali. Allo stato attuale non pare ci siano molti atti aziendali approvati (tranne uno…) per non dire dei bilanci per cui non risulta semplice stabilire, al momento, se possibile procedere con reali assunzioni in presenza di fabbisogni ma in assenza di documenti contabili di varia natura. E cioè a dire Asp e ospedali sarebbero in grado di stabilire di quante risorse umane hanno bisogno ma non conoscono né i propri conti, né quante forze siano realmente in “pancia” alle strutture stesse, magari impegnate in altre irragionevoli mansioni. Senza atti aziendali né bilanci, questa in sostanza l’attesa del Tavolo Adduce, l’incrocio interministeriale potrebbe chiedere conto sulla procedibilità o meno in merito alle assunzioni annunciate. Un punto, questo, del tutto interrogativo così come lo è la circolarizzazione del debito annunciata entro l’anno grazie anche al supporto del comando della guardia di Finanza. A quanto si apprende però manca sia la genesi dei flussi finanziari, da parte delle aziende, che i flussi stessi in dipartimento per cui non dovrebbe risultare per niente semplice tracciare una linea del debito senza conoscere il debito stesso da finanziare. Flussi che debbono essere presenti trimestralmente in dipartimento così da essere poi inoltrati in un conto unico dalla Regione al ministero, questa “l’alba” di ogni Tavolo adduce chiamato a riunirsi. Altrimenti riunirsi diventa persino inutile…

I.T.