Roberto Occhiuto, a margine della presentazione del bando per più di 500 posti di lavoro in Regione, si è soffermato ovviamente anche sull’emergenza Covid e sulla riapertura delle scuole prevista per lunedì. Confermando che se fosse stato per lui le avrebbe tenute ancora chiuse, così come chiesto con gli altri presidenti al governo. Tuttavia, dice Occhiuto, potranno lasciarle chiuse i sindaci e lui, come Regione, non si opporrà.
《La Dad in una regione come la nostra che ha delle carenze digitali e infrastrutturali straordinarie – rimarca Occhiuto – è sempre e comunque un problema. Mi rendo conto però che aprire la scuola con qualche giorno di ritardo potrebbe essere utile a fare in modo che dopo qualche giorno gli studenti possono stare in classe senza dover poi richiudere le scuole. Per questo anche io ho sostenuto la posizione di tutti i presidenti della Regione che chiedevano al governo di differire di una decina di giorni l’apertura delle scuole per poter poi aprirle in sicurezza. Il governo ha scelto diversamente, ha scelto di aprirle comunque alla data stabilita. Io per mio conto ho fatto l’unica cosa che potevo fare, differire di un paio di giorni, perché tutte le ordinanze che i presidenti dovessero fare sulla chiusura delle scuole sarebbero facilmente impugnate dopo i decreti di aprile. Quindi i presidenti di Regione non possono intervenire chiudendo le scuole, possono magari farlo i sindaci e io non mi sto opponendo alle richieste dei sindaci che chiedono la mia opinione sull’apertura o chiusura delle scuole, ma non è una competenza che hanno più i presidenti delle regioni. Noi possiamo fare pressioni sul governo ma su questo tema le pressioni non hanno sortito alcun effetto》.
《Non posso tenere le scuole chiuse, lo facciano i sindaci》
Il presidente Occhiuto a margine della presentazione dei bandi per i concorsi: non mi opporrò se i primi cittadini faranno slittare di una decina di giorni il rientro in classe