Leggo su alcune testate giornalistiche che il commissario fallimentare del PD, Graziano da Caserta, attribuisce a me la sconfitta di Callipo alle regionali 2020. Callipo, fu una candidatura imposta ai calabresi da Roma, uomo di destra che sostenne Wanda Ferro alle regionali 2014, candidata contro di me perse col 30%, e Mangialavori alle politiche del 2018.
𝙈𝙖𝙧𝙞𝙤 𝙊𝙡𝙞𝙫𝙚𝙧𝙞𝙤, 𝙥𝙚𝙧 𝙣𝙤𝙣 𝙙𝙞𝙫𝙞𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙚𝙣𝙩𝙧𝙤𝙨𝙞𝙣𝙞𝙨𝙩𝙧𝙖, 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙧𝙙𝙤 𝙖 𝙂𝙧𝙖𝙯𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙙𝙖 𝘾𝙖𝙨𝙚𝙧𝙩𝙖, 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙧𝙞𝙩𝙞𝙧𝙤’ 𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙘𝙖𝙣𝙙𝙞𝙙𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙢𝙖 𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤’ 𝙪𝙣𝙖 𝙡𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙖 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙖𝙡𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙚𝙣𝙩𝙧𝙤𝙨𝙞𝙣𝙞𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙚 𝙦𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞 𝙙𝙞 𝘾𝙖𝙡𝙡𝙞𝙥𝙤, “𝘿𝙚𝙢𝙤𝙘𝙧𝙖𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙚 𝙋𝙧𝙤𝙜𝙧𝙚𝙨𝙨𝙞𝙨𝙩𝙞” 𝙘𝙝𝙚 𝙚𝙨𝙥𝙧𝙚𝙨𝙨𝙚 𝙗𝙚𝙣 𝙩𝙧𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙞𝙣 𝘾𝙤𝙣𝙨𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙍𝙚𝙜𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚.
Tansi ci aveva proprio azzeccato quando definì Graziano da Caserta “Mario Merola”.
Attribuire la responsabilità della sconfitta delle scorse regionali al sottoscritto da parte di “Graziano da Caserta”, protagonista, insieme a pochi ascari, di un triennio di gestione fallimentare del PD calabrese, è davvero uno sfregio alla verità.
Nemmeno l’autore delle più fantasiose sceneggiate napoletane avrebbe osato fino a tal punto.
Ma se davvero, “Graziano da Caserta”, avesse pensato che io fossi portatore di un consenso, pari o superiore allo scarto tra la compianta Santelli e Callipo, del 25,2% dei voti, allora credo che sia lui che i suoi amici romani dovrebbero porsi più di una domanda sulle ragioni della mia estromissione, che politicamente non è mai stata spiegata a me ed ai calabresi.
Ora, dopo due anni, dovrebbe farmi piacere che il Commissario fallimentare faccia pubblica autocritica, purtroppo però arriva tardi. Infatti, la sua gestione del partito, nel chiuso di quattro mura e completamente scollata dalla base e dai territori, ha ormai già tracciato la strada per il secondo tempo della distruzione. Lo ringrazio solo perché, con queste sue esternazioni spiega, in maniera ancora più esaustiva, le motivazioni della nostra battaglia e della mia scesa in campo.
Così Mario Oliverio, durante un’iniziativa organizzata ieri sera dalla Cgil di Longobucco,
ha replicato a Stefano Graziano che lo ha accusato della sconfitta di Callipo.
《Tansi ha ragione, Graziano somiglia proprio a Mario Merola…》
Mario Oliverio replica al commissario del Pd: non può che venire da Caserta e dalla scuola delle sceneggiate la sua ricostruzione politica di alcune vicende