De Magistris, ormai come si suol dire le chiacchiere stanno a zero. Vale per tutti ovviamente. Questione di ore e si aprono i seggi. È anche un pò emozionato per questo incrocio di Calabria? Quale è la sensazione prevalente?
《Sono molto emozionato perché è stata una bellissima campagna elettorale in mezzo alla gente e la sensazione è molto buona perché vedo una grande volontà di cambiamento, di rottura del sistema e affidarsi a persone credibili》.
Cosa si gioca Luigi de Magistris in queste schede elettorali e soprattutto cosa si giocano, secondo lei, i calabresi…
《I calabresi si giocano il loro futuro, quello di poter passare dal ricatto della malapolitica al riscatto. Questa S che è Storia, Sud e Sogno. I calabresi torneranno ad essere protagonisti del loro destino》.
Lei ci “perdonerà” se non parliamo di programmi, peraltro mediaticamente quasi sovrapponibili per tutti e 4 i candidati, non si può andare in profondità così. Lei però è riuscito a far passare il messaggio che se dovesse governare rivoluzionerebbe l’apparato burocratico della Regione. La classe dirigente. Ma è convinto che si possa fare?
《Conosco molto bene il livello burocratico, sia nelle sue patologie, avendo fatto il pubblico ministero per tanti anni anche in Calabria, sia anche nelle qualità che ci sono nella pubblica amministrazione. L’esperienza di sindaco di una grande città, con tantissimi abitanti, mi torna utile per sapere come affrontare la macchina amministrativa, la burocrazia, per raggiungere immediatamente gli obiettivi》.
Nella frase di Salvatore Borsellino secondo cui chi non vota lei vota la ‘ndrangheta intravede uno spot, uno slogan, una “scivolata” oppure anche lei è convinto che dalle “altre parti” ci sia voto inquinato? E in questo senso i calabresi con quale degli altri 3 “rischiano” di più?
《Il pensiero di Salvatore Borsellino è chiaro. Solo votando Luigi de Magistris si può sconfiggere e contrastare efficacemente la borghesia mafiosa. Gestendo con competenza, trasparenza, correttezza, e concretezza il denaro pubblico che passa dalla Regione Calabria e che sarà in quantità enorme con il Piano il piano nazionale di resilienza e ripartenza》.
Senta de Magistris lei lo sa bene che al pari di chi la stima e fa il tifo per lei c’è anche chi non nutre molta simpatia nei suoi confronti. L’era da pm a Catanzaro, secondo lei, s’è rivelata più in aiuto o un ostacolo in questa campagna elettorale? Non ha proprio nulla da rimproverarsi per quegli anni? O è tornato per riprendere il “filo” sotto altre vesti?
《Le funzioni di pubblico ministero sono i miei primi quarant’anni. Per 10 anni circa l’ho esercitato a Catanzaro. Dico solo che il tempo è stato galantuomo. Ormai la storia ha consegnato una verità. Io con i miei collaboratori agimmo con correttezza e siamo stati fatti fuori dal sistema e siamo stati vittime di interferenze illecite gravissime. Ormai anche Palamara ha confessato. Lui è stato presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati all’epoca dei fatti e ha detto: “De Magistris è stato fatto fuori perché era fuori dal sistema”》.
Chi non fa il tifo per lei agita e usa i bilanci comunali in “difficoltà” a Napoli. È così? Lei che voto si dà dopo 10 anni da sindaco?
《Napoli l’ho ereditata con i rifiuti al primo piano e la lascio con un tema risolto e addirittura Roma e Lazio mi chiedono una mano per risolvere la loro emergenza rifiuti. Ho ridotto di gran lunga il debito, che era di 3 miliardi e 200 milioni. Oggi è poco più di due miliardi e se non avessero fatto delle leggi strozza comuni in questi anni, avremmo raggiunto il pareggio di bilancio. Napoli prima non aveva turisti, oggi è prima per crescita turistico-culturale, primo set cinematografico all’aperto, ho fatto l’acqua pubblica, ho stabilizzato tutti i precari, ho messo in sicurezza tutte le aziende partecipate, ho tenuto fuori il malaffare, la corruzione e la camorra per dieci anni. Insomma, poi è chiaro, c’è sempre da lavorare e da fare, ma Napoli è un’altra Napoli. Prima era cancellata dalle mete nazionali e internazionali, oggi è una delle città più cliccate al mondo sui social》.
Con chi tra Bruni e Oliverio avrebbe fatto “due passi” assieme in questa campagna elettorale? Non dica nessuno, lei non è mai banale. Cioè lei si ritiene altro rispetto agli schieramenti però non può negare che pesca inevitabilmente più a sinistra. Non crede siano davvero troppi 3 candidati da una parte sola e uno in splendida solitudine dall’altra parte?
《Questa elezione è molto semplice, non ci sono 4 candidati, è come se fosse un referendum. Oliverio, Occhiuto, Bruni sono la stessa faccia della stessa medaglia. Sono il sistema, sono quelli che hanno già governato. Hanno fallito e hanno anche tradito. Noi siamo l’unica alternativa possibile, non abbiamo mai governato questa regione e nella vita abbiamo dimostrato da che parte stare, mai nel compromesso morale. Sempre per la giustizia e per i valori costituzionali》.
Senta de Magistris, noi le auguriamo di vincere ma se non dovesse accadere se la sente di stare all’opposizione per 5 anni in consiglio regionale? Lo promette ai suoi elettori?
《Noi siamo convinti di vincere e non è una frase fatta. Se dovessimo arrivare secondi, guiderò l’opposizione in consiglio regionale》.