Sanità in crisi, il Capt di Lungro “contenitore vuoto”

Duro atto d'accusa di Giovanni Manoccio sulla spoliazione di servizi essenziali per il territorio

“E’ triste recarsi presso il Capt di Lungro e trovare una comunicazione affissa al CUP in cui vi è testualmente scritto “dal 21 giugno a tutto il 30 giugno l’ufficio sarà operativo solo nei giorni di martedi’ e giovedi”.
Questo è il “de profundis” dei servizi territoriali dell’’intera zona, questo rappresenta una sconfitta epocale per i paesi limitrofi all’ex Ospedale, ridotto ormai ad una struttura vuota e senza un progetto di ripresa.
Fra poco chiuderà anche il servizio di Radiologia che abbinato alla chiusura del Laboratorio Analisi depriva il territorio di servizi essenziali.
La politica tace, e non riesce neanche a difendere i diritti di lavoratori precari che da 17 anni garantiscono i servizi ed i diritti della zona, il 1 luglio molti di questi operatori, sfruttati e malpagati saranno licenziati dalle rispettive imprese che gestiscono i progetti, in barba al blocco dei licenziamenti perpetuato dal governo nazionale.
Non si può svilire un’intera zona e non si possono mortificare operatori storici che hanno garantito servizi essenziali a tutta la popolazione.
Non credo che i mali dell’ASP di Cosenza possono essere i lavoratori di Lungro, di Castrovillari e San Giovanni in Fiore rei di avere sempre operato nella correttezza e di aver colmato lacune storiche.
Non credo che, di fronte all’ incapacità gestionale dei tanti responsabili, politici e amministrativi , gli unici a pagare siano i lavoratori più deboli della filiera e che le conseguenze le paghino gli utenti, per lo più anziani, delle rispettive zone.
Sono lontani i tempi in cui la politica e le amministrazioni facevano scudo e difendevano la medicina territoriale, tanto di moda in questa pandemia, oggi assistiamo un fragoroso silenzio, che ci porterà alla fine di una società basata sui servizi essenziali.
Speriamo che il Commissario straordinario trovi il tempo e la forza per risolvere questo annoso problema, altrimenti sarà annoverato tra coloro che difronte ai problemi ha volto lo sguardo altrove”.

Così una nota stampa a firma di Giovanni Manoccio.