“Ho lottato in questi mesi con grande passione per l’unità di tutte le forze democratiche, dal PD a Leu fino al Movimento 5 stelle, per contribuire al tentativo di dare alla Calabria, la mia terra, un governo degno, sano, riformatore e in grado di restituire una prospettiva nuova alla nostra regione. Non è stato possibile. Ho assistito alla rappresentazione più avvilente e ignobile della politica dove ognuno ha tentato di far prevalere le proprie posizioni, le logiche interne e gli egoismi dei singoli.
Ora la coalizione sembra aver trovato una unità su una candidatura ma dietro si nascondono lacerazioni profonde e vecchie logiche di potere. Al di là di un giudizio personale che non mi permetto di esprimere, la soluzione che è emersa in queste ore non è all’altezza delle aspettative ma un punto di sintesi al ribasso. Le modalità di indicazione infatti, testimoniano una corsa alla conservazione incardinata all’interno di rendite di potere, asserragliate in fortilizi clientelari e parassitari.
Non rappresenta cioè quella generosa tensione ideale e quello sforzo collettivo che avrebbero potuto generare liberazione e riscatto.
Ancora una volta la scelta viene fatta fuori dalla politica intesa come progetto.
Non sento spirare un vento nuovo di contenuti, di storie, di esperienze e di modalità che tanti democratiche e democratici speravano potesse arrivare. Da questa presunta unità ritrovata non posso che dissociarmi politicamente.
Chiedevamo coraggio e visione, abbiamo ottenuto una soluzione priva di prospettiva politica, reiterando uno schema perdente e già sperimentato poco più di un anno fa e – su tutto- incapace di generare alcun processo di emancipazione politica e sociale”.
Jasmine Cristallo