Troppo presto per far nomi. E soprattutto, prestissimo per autocelebrarli senza il benché minimo accordo alla luce del sole.
È un vero e proprio freno a mano tirato in curva quello alzato dal commissario della federazione provinciale di Cosenza del Pd, Miccoli, attorno alla candidatura a sindaco di Franz Caruso per conto dell’intero centrosinistra. Legittimato ad autoproporsi, Caruso, ha poi ricevuto il pubblico apprezzamento del consigliere comunale del Pd Damiano Covelli (molto vicino a Nicola Adamo) e del capogruppo del Pd in consiglio regionale Mimmo Bevacqua. Quindi strada spianata per il socialista e avvocato penalista Franz Caruso con il Pd che accetta la nomination e spiana la strada del centrosinistra?
Andiamoci piano, molto piano lascia intendere il commissario Pd Miccoli in una nota. «Il Pd della provincia di Cosenza così come quello nazionale – scrive Miccoli – è impegnato oggi a combattere il Covid e a produrre ogni sforzo utile per aiutare il territorio ad uscire dalla crisi economica generata dalla pandemia. In queste settimane – continua ancora – molti nostri circoli della provincia sono stati impegnati in maniera encomiabile e commovente nella raccolta e distrubuzione di generi alimentari di prima necessità a favore delle famiglie più colpite dalla crisi. Ora come partito dobbiamo continuare ad occuparci anche delle prossime elezioni amministrative previste in tarda primavera. In città, relativamente alle elezioni comunali, siamo impegnati alla costruzione di una coalizione sociale che raccolga dentro un’ampia alleanza non solo i partiti, ma anche movimenti, associazioni, comitati, singole personalità dei mondi dell’economia, della cultura, del volontariato sociale. Sarà questa coalizione, completamente alternativa al centrodestra, a scegliere prima il programma e solo poi a condividere il nome del candidato o della candidata a sindaco di Cosenza. Come ho avuto già modo di dire non credo sia oggi proponibile un percorso diverso da questo. Sarebbe sbagliato – conclude Miccoli – partire dai nomi senza prima condividere un percorso comune».
m.m.