Sanità da “campo” in tempo di Covid, sedie e barelle con revisione scaduta da tre anni…

Accade nel territorio e sotto l'egida dell'Asp di Cosenza (e non certo per responsabilità di chi è al timone da poco). All'interno dei 60 mezzi di soccorso a rischio incolumità il trasporto dei pazienti

Come dei veri e proprio mezzi di trasporto che debbono sottoporsi alla revisione. In questo caso annuale. Funziona così anche (se non soprattutto) per sedie portantine e barelle all’interno dei 60 mezzi di soccorso del 118 sotto l’egida dell’Asp di Cosenza. Sulle barelle e sulle sedie portantine ci si accomoda quando non si sta molto bene ma non tutti sanno che tanto le une, quanto le altre, non sono sottoposte a revisione da almeno 2 anni, in alcuni casi da 3. Da qui a dire che si può finire scaraventati per terra è troppo, o forse è troppo poco. Quel che è certo è che la “pecca” non è chiaramente addebitabile a chi detiene da poco il timone del comando e che di tutto deve occuparsi il giorno tranne che di revisione di barelle e sedie portantine. E non è solo la revisione a mancare all’appello. Tanto le barelle quanto le sedie risulterebbero pure con schienali rotti e molle usurate e non conformi, ovviamente in circolazione proprio perché non sottoposti a revisione annuale.

Il paradosso di questa vicenda è che però, dal servizio di soccorso gestito dai privati (Misericordia, Croce rossa etc) proprio l’Asp di Cosenza pretende in qualche modo che tutti i dispositivi siano conformi e revisionati annualmente. Nel rispetto delle regole e della tutela della salute di chi, suo malgrado, sale e non per scelta su di un’ambulanza. Integerrima e inflessibile con i privati, la versione Asp applicata alle ambulanze. I suoi però, di mezzi, viaggiano con le molle delle sedie usurate e senza revisione di barelle da 2 o 3 anni…

R.M.