Ripresa delle attività, Di Tillo (NSC) contro Santelli: “Misura illegittima e lesiva dei lavoratori”

Il segretario regionale del sindacato dell'Arma si schiera con il governo e accusa la Santelli: "Sottomessa ai diktat di partito"

“La bocciatura da parte del Tar della recente ordinanza vergata della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, per consentire l’apertura di bar e ristoranti con servizio all’aperto, ha avuto come conseguenza quella di inasprire uno scontro istituzionale tra governo da una lato e regione Calabria dall’altro”. Lo afferma il segretario regionale del Nuovo sindacato carabinieri della Calabria, Amedeo Di Tillo.

“Come sindacalisti dell’Arma – spiega Di Tillo – riteniamo gravemente lesivo per i diritti e la sicurezza dei lavoratori l’atteggiamento della presidente della Regione, incurante dei potenziali effetti negativi delle sue azioni e sempre più sottomessa ai diktat dei suoi referenti nazionali. Riteniamo invece corretto e responsabile l’atteggiamento del ministro Boccia, teso a salvaguardare la salute dei lavoratori senza sottovalutare le conseguenze economiche del lockdown. Naturalmente non vorremmo vedere neanche un altro solo contagiato a causa di questi comportamenti irresponsabili e immorali ma se ciò dovesse avvenire, l’on. Santelli dovrà prendersene tutta la responsabilità. Con le sue scelte ha messo a repentaglio la salute dei calabresi e lo ha fatto per becere ragioni di polemica politica. Da parte nostra – prosegue il sindacalista – abbiamo più volte tentato di rappresentare alla presidente Santelli la necessità di muoversi con tutti gli accorgimenti del caso, effettuando tamponi a tappeto per il personale sanitario e le forze dell’Ordine e gestendo l’emergenza Covid in sinergia con il governo nazionale.

Ancora una volta dobbiamo constatare come le sue scelte sono andate in tutt’altra direzione ed a farne le spese sono stati i calabresi e soprattutto chi – medici e operatori della sicurezza – ha continuato a compiere il suo dovere durante la fase 1 con abnegazione e spirito di sacrificio, senza avere usufruito di reale collaborazione da parte delle istituzioni regionali. Ci auguriamo – conclude Di Tillo – che il provvedimento del Tar riesca a persuadere la Santelli e il governo regionale ad agire da adesso in poi in piena collaborazione istituzionale, con cautela, e nell’unico interesse dei calabresi”.