Il fratello dell’ormai ex direttore generale del dipartimento Salute, Antonio Belcastro, contrattualizzato nel 2011 nella struttura dell’ex consigliere regionale Claudio Parente (che consigliere regionale non è più ma non è detto che il rapporto di lavoro si sia risolto per questo, magari è continuato altrove…).
Non sarebbe di per sé una notizia non fosse però che Belcastro “famoso” è proprio quello che ha in qualche modo garantito la “spesa all’ingrosso” di tamponi per Villa Torano direttamente in Protezione civile e Parente non fosse proprio quello che non a torto più o meno tutti indicano tuttora come il “braccio politico” della griffe Poggi all’interno del pianeta sanità, Villa Torano compresa ovviamente (12 strutture). Non solo per l’amicizia granitica tra i due (Poggi e Parente) ma anche perché le quote che Parente aveva nel gruppo le ha vendute, nel 2010, “soltanto” a sua moglie, che di fatto controlla il 40% del gruppo.
È questa un’altra esclusiva anticipazione dell’attesa prossima puntata di “Report” che dedicherà a Villa Torano un’inchiesta a cura di Rosamaria Aquino (lunedì, ore 21 e 20).
Intervistata sempre da Rosamaria Aquino Jole Santelli si dice sorpresa dalla effettiva “comproprietà” di Parente all’interno del gruppo ma è lo stesso Parente, intervistato pure lui, ad ammettere che lo sanno tutti nell’emisfero della politica calabrese che lui “tifa” per le cliniche del gruppo Poggi.
Nel corso dell’inchiesta di “Report” si fa anche luce sulla fornitura “industriale” di tamponi direttamente in Protezione civile con il sindaco di Torano Raimondo che sottolinea una doppia anomalia: l’ordinanza regionale di Santelli del 27 marzo non rispettata (obbligo di ritirare kit di tamponi presso l’Asp di Cosenza) e la “zona rossa” disegnata ben fuori il focolaio vero e proprio: della serie, il paese chiuso e Villa Torano (dove c’è il Covid) sempre aperta.
Ma nel corso dell’inchiesta ancora spazio a Jole Santelli («io ho trovato Belcastro qui, non l’ho certo nominato io…») e ai dipendenti della struttura in quarantena, che ammettono “strane dimenticanze” a proposito di alcuni casi sospetti di marzo, uno di questi deceduto il 21. Ma non ha mancato di sorprendere neanche Gianmario Poggi, direttore amministrativo e figlio di Massimo. “Report” ha raccolto la sua versione che viene considerata molto interessante a proposito dei rapporti tra politica e imprenditoria “sanitaria” in Calabria e nel settore delle rsa in particolare…
D.M.