Ed eccone un’altra di Nino Spirlì, al secolo vicepresidente burlesque della giunta regionale. Probabilmente la peggiore delle uscite trash. Dopo i prodotti tipici di Calabria con marchio Lega, la lettera di protesta inviata al suo capo e cioè a Jole e persino dopo il servizio transessual di D’Agospia sulle seratine hard del “nostro” ecco il post che peggio (o meglio) non si può. “Il ministro Boccia ce l’ha impugnata, la legge. Continuiamo…”. Ora non è del tutto chiaro se Boccia gradirà, lascerà correre o se “percepirà” il poco sottile doppio e unico senso trash del post. In tal caso chiederà informazioni su Spirlì e quando gli avranno “spiegato”, probabilmente, lascerà correre. Dopotutto, volgare per volgare, poteva andargli peggio. Si sarebbe potuto imbattere in una “impugnazione” più dura…