In data 16 maggio 2020, sulla testata on line Il Fatto di Calabria è uscito un articolo, che allego alla presente, secondo il quale – a seguito di un filmato che avevo pubblicato sulla mia pagina Facebook in relazione alla recente vicenda (da me già segnalata all’Autorità giudiziaria) dei tamponi conservati in frigoriferi della Centrale operativa del 118 dell’Asp di Cosenza – il 15 maggio precedente la S. V. avrebbe inviato al Primario della Radiologia dello Spoke di Cetraro-Paola «una richiesta di chiarimenti azionando sostanzialmente l’avvio di un procedimento disciplinare nei suoi confronti». Nell’articolo in predicato si riporta anche il testo della nota in parola che Lei avrebbe sottoscritto, che pertanto qui richiedo formalmente al fine di averne contezza ufficiale. «Come è noto – riporta l’articolo, virgolettando il testo della nota in questione – le riprese video o fotografiche all’interno di strutture sanitarie da parte di professionisti dipendenti possono avvenire esclusivamente nel rispetto della normativa sulla privacy. Per procedere alla diffusione di una fotografia o di un video è sempre necessario il consenso espresso dai soggetti che vi compaiono mediante il rilascio della cosiddetta liberatoria. La condotta illecita è riscontrabile nell’atto di diffondere o servirsi di file multimediali dandone notizia e offrendoli alla vista di terzi». «Infine – prosegue il virgolettato dell’articolo – non si capisce a quale titolo la S.V. si rechi presso la centrale operativa del 118 per approvvigionarsi di Dpi atteso che la fornitura degli stessi viene garantita dal servizio farmaceutico che li invia all’ufficio preposto della direzione sanitaria dell’ospedale. Voglia presentare nei tempi contrattualmente previsti eventuali controdeduzioni». Contestualmente, posto che per l’eventuale avvio di un procedimento disciplinare è prevista, come sappiamo, ben altra procedura, Le chiedo quali iniziative di competenza abbia intrapreso o intenda intraprendere al fine di accertare se, da parte delle preposte Unità operative aziendali, siano stati o meno rispettati i protocolli per la raccolta, la conservazione e la conferma dell’avvenuta processazione dei tamponi giacenti nei frigoriferi suddetti. Le presenti richieste rivestono carattere di urgenza.
Francesco Sapia Deputato, M5s