Cosenza, se il mattone diventa “dinamite”

Denuncia della eurodeputata Cinquestelle Ferrara e del consigliere regionale Guccione: l'emergenza abitativa una bomba sociale

«Preoccupa l’emergenza sociale che si potrebbe creare a Cosenza in seguito agli sgomberi previsti per lo stabile di via Savoia e dell’ex Hotel Centrale». Cosi’ l’europarlamentare del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara sulla possibilità che decine di famiglie possano trovarsi da un momento all’altro senza un tetto sicuro.
«Occorre tener conto – precisa – della presenza di numerosi minori, alcuni anche neonati, che abitano i due immobili. In queste ore non è mancato il contatto con la Prefettura che ha assicurato la massima attenzione verso le categorie più vulnerabili oltre la volontà di non dividere i nuclei familiari».
«L’emergenza abitativa e quella dell’abbandono degli immobili – dice la Ferrara – vanno affrontate cercando una strada legale da percorrere con Comuni e Regione che fino ad oggi si sono trincerati dietro una legge regionale sul diritto all’abitazione del tutto carente e inapplicata dai Comuni stessi in primis. I controlli dovuti sui requisiti degli assegnatari non vengono di fatto effettuati. La mancata applicazione della legge ha come conseguenza una serie di illegalità, in particolare quella di lasciare gli alloggi nella disponibilità di coloro che non ne hanno diritto, negando la casa alle famiglie bisognose che invece quel diritto lo hanno. La legge stessa non obbliga gli enti comunali ai controlli – sottolinea l’eurodeputata – rendendo la Regione complice nella mancanza di una gestione corretta del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Il M5s ha presentato nella scorsa legislatura un DDL che istituisce il Fondo per l’auto-recupero finalizzato a garantire il diritto all’alloggio a chi non può accedere al mercato degli immobili e a quello delle locazioni, prevenire e ridurre il consumo di suolo. Attraverso questo fondo i comuni dovranno censire gli immobili abbandonati sia pubblici che privati e metterli a disposizione dei cittadini, che potranno organizzarsi in gruppi di auto-recupero mettendo a disposizione il loro tempo e il loro lavoro. Una soluzione a lungo termine che potrebbe aggiungersi a quella a medio termine della modifica della legge regionale già esistente – conclude – così da rendere più efficace, trasparente e meritorio l’iter di assegnazione delle case».

ARRIVA LA SPONDA DA GUCCIONE (PD)

Dello stesso parere anche il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione: Oltre cento persone, tra cui numerosi bambini, rischiano di trovarsi a breve senza un tetto. Verranno infatti sgomberati, così come ha annunciato il Comitato Prendocasa, gli stabili di via Savoia e dell’ex Hotel Centrale». È la denuncia del consigliere regionale dem nonché capogruppo in consiglio comunale bruzio della “Grande Cosenza” Carlo Guccione. «È una vera e propria emergenza abitativa – afferma – quella che sta vivendo in questi ultimi anni Cosenza e l’intera Calabria. E le soluzioni provvisorie non bastano a risolvere il problema. Regione e Comune sono obbligate a trovare una soluzione: temi così importanti e delicati come quelli dell’accoglienza, dell’inclusione non possono essere affrontati in maniera strumentale, ma bisogna mettere in atto politiche attive in grado di garantire i diritti di queste persone e di soddisfare bisogni e servizi adeguati».
«Bisogna porre maggiore attenzione – sostiene Guccione – sull’emergenza sociale in cui versa la nostra regione anche perché, come certificano i dati dell’ultimo rapporto Istat, la Calabria è prima in Italia in termini di povertà. Una famiglia calabrese su tre (il 35,3%) vive in povertà relativa: un dato otto volte superiore a quello della Valle d’Aosta».
«Il sindaco di Cosenza – conclude l’esponente politico – chieda immediatamente un tavolo istituzionale alla Regione per trovare una soluzione per queste famiglie e per mettere in atto un piano di interventi per il futuro. Queste persone hanno diritto ad avere una casa e a vivere in modo dignitoso».