Aggiungi (se c’è) un posto a tavola

Oliverio tiene congelate le strutture speciali dei nuovi assessori, ad un mese dal loro insediamento. Non sa chi piazzare prima per via della lunga “lista di collocamento”. E nel frattempo Fragomeni disegna nubi nerissime nel bilancio della Regione

Mario Oliverio

Pare che glielo abbia detto in privato. Lontano da occhi e orecchie indiscrete. «Mario, guarda che per chiudere il bilancio si mette male, c’è poco da fare, i numeri non tornano». Così il nuovo assessore ai conti che devono tornare per forza anche quando non possono tornare (Bilancio) fa diventare di luna storta ogni giorno il governatore Oliverio.

E solo Fragomeni (di lei stiamo parlando, naturalmente) sa bene quanto “costa” trasmettere e trasferire pessimismo e negatività al presidente della giunta dopo essere stata “pescata” dal mazzo su indicazione (per usare un efumismo) di Sebi Romeo. Detto da chi ha dato uno sguardo alle poste di bilancio (e da chi deve poi metterci la faccia) il dato è ancora più preoccupante. Ed è anche per questo, con ogni probabilità, che il governatore lo si sta vedendo a Palazzo piuttosto nervoso e rabbuiato in viso, almeno questo è pronto a giurare chi ha la “fortuna” di respirare quel clima ogni giorno.

E così l’assessore regionale della Locride con la passione per la “salute” dei suoi concittadini è riuscita come pochi a mettere di cattivo umore il governatore della Regione. Che in attesa di scoprire entro sabato a quale Pd aderire, e se aderirvi, ha anche altro e altri a cui dar conto. A cominciare proprio da Fragomeni, perché no. Gli assessori nuovi di zecca è da un mese che aspettano la “grazia” del via libera, delle nomine dei componenti delle nuove strutture speciali.

È proprio Oliverio che tiene congelato l’elenco dei collaboratori per una ragione molto semplice, nella sua drammaticità. Dopo aver garantito che avrebbe azzerato le strutture speciali e che non sarebbero più state aree di parcheggio per partiti, per consiglieri regionali e per trombati dal voto ecco lo stato attuale dell’arte. Sta accadendo esattamente il contrario.

Tra il dire e il fare è rimasto tanto mare in mezzo se è vero come è vero che gli assessori nuovi sono senza strutture, senza i loro collaboratori perché nel frattempo è diventata “monstre” la lista di collocamento “politica” proprio dentro le strutture stesse. Che di azzerato non hanno nulla, al contrario. Non solo non sono stati mandati a casa quelli di prima ma si sono aggiunte nuove “pretese”. Nuove rivendicazioni. Nuove contrattazioni di partite di potere.

E quindi nuove promesse che ora non si sa come mantenere. Consiglieri regionali, nomi di peso e di partito che rivendicano. Fallimentari esperienza elettorali. Sulla carta, e a voce, doveva esserci spazio per tutti. Ma lo spazio non c’è e le aree di parcheggio della politica, che Oliverio si era impegnato ad azzerare, ora somigliano di più a degli ingorghi in autostrada. Dove non c’è neanche lo spazio per le corsie di emergenza (i nuovi assessori che al momento sono senza collaboratori…).

                                                                                                                                                        I.T.