Alejandro Meran, il giovane che uccise due poliziotti a Trieste e che è stato dichiarato non imputabile, è in carcere pur essendo gravemente psicotico ( con l’aggiunta di assunzioni di sostanze stupefacenti) mentre, giusto per ricordsrlo, Giandavide De Pau, il killer del quartiere Prati, era libero dopo uno stupro per un disturbo antisociale di personalità. Deve scontare la sua pena in una Rems per 30 anni come hanno detto i giudici e curato bene perché la sua altissima pericolosità sociale, in questo caso, è frutto di una malattia che il carcere può solo peggiorare.
Lo afferma l’on Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
È superfluo sottolineare il dolore enorme per l’uccisione di due servitori dello Stato – dice Antoniozzi – ma in questo caso sì tratta davvero di rispettare la Costituzione.
Meran deve scontare la pena per 30 anni in una Rems ,dove dovrà stare per un lungo periodo senza essere scarcerato in nessun modo. Ciò significa che in realtà sconterà un ergastolo ma in un ambiente terapeutico.
Meran è stato visitato da grandi psichiatri che hanno riscontrato uno stato allucinatorio permanente e una schizofrenia grave che richiede un trasferimento in Rems dove, incredibilmente, stanno invece soggetti con semplici disturbi dì personalità .
L’uccisione di due poliziotti è una ferita sempre aperta, specie per la parte politica che rappresento e che ha un legame simbiotico con le forze dell’ordine e con la loro indispensabile e insostituibile testimonianza quotidiana.
Il giovane, però, più volte ricoverato, realmente e gravemente ammalato, ha il diritto costituzionale a essere oggetto di un trattamento diverso, a differenza di signori, si fa per dire, che hanno usufruito di una fessura giurisprudenziale assolutamente inaccettabile . Ciò, e lo dico ad alta voce, non significa affatto scarcerarlo.
Meran va curato per come dice la costituzione e per come ci insegna la pietas – conclude Antoniozzi – mentre quelli che hanno disturbi dì personalità devono scontare la pena in base alla gravità dei reati senza sconti assurdi . Desta meraviglia che ciò accada proprio a Trieste, città che ha una tradizione psichiatrica tendente alla comprensione e alla cura dei disturbi mentali , in questo caso veri.