Sono stati adottati oggi i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che istituiscono una Zona economica speciale (ZES) nella Regione Campania e una Zona economica speciale (ZES) nella Regione Calabria.
I provvedimenti sono stati proposti dal Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, a seguito delle richieste formalmente avanzate dalle due Regioni che hanno presentato degli specifici Piani di Sviluppo Strategico per le aree che (secondo quanto previsto nel Decreto Mezzogiorno, convertito con l. 123/2017) andranno a costituire le ZES, con la previsione di un potenziamento della logisitca.
“Questi primi due decreti di istituzione – afferma De Vincenti – rivestono una grande importanza per l’avvio concreto delle Zone Economiche Speciali, grazie alle quali si potrà favorire l’avvio dell’attività di nuove imprese ed il rafforzamento di quelle già esistenti. In particolare, alle imprese che avvieranno un programma di nuovi investimenti saranno riconosciuti dei benefici fiscali attraverso un’estensione del credito d’imposta per le imprese al Sud per gli investimenti fino a 50 milioni di euro con l’obiettivo di attrarre investimenti di grandi dimensioni e garantire un sensibile incremento dell’occupazione in tali aree”.
Zes, Oliverio: possibilità per voltare pagina
“Da oggi la Calabria ha una concreta possibilità di voltare pagina in direzione dello sviluppo produttivo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ha firmato il decreto che chiude la procedura di attivazione della ZES in Calabria e Campania. E’ un progetto atteso da decenni, conquistato con un lavoro tenace, il riacquistato prestigio politico della Calabria, le competenze e le professionalità espresse lungo tutte le fasi del percorso, l’elaborazione di un apprezzato Piano dii Sviluppo Strategico, la collaborazione e il sostegno del Ministro Claudio De Vincenti al quale va il mio ringraziamento e quello di tutti i calabresi.
Non sfuggono i vantaggi immediati per le nuove imprese e per quelle già in attività: il credito d’imposta standard che prevede, per ciascun progetto d’investimento, una soglia massima di 15 milioni di euro; la legge 181/89 che prevede spese per almeno 1,5 milioni di euro; i contratti di sviluppo che prevedono un investimento massimo per ciascun progetto pari a 50 milioni di euro; il decreto legge n. 91/2017 conv. in Legge n. 123/2017 che prevede un investimento massimo di 50 milioni di euro.
La Zes, inoltre, prevede strumenti agevolativi di applicazione dei decreti Madia per accelerare tutti gli iter di realizzazione dei progetti industriali. Infatti, da tutte le ricerche svolte a livello nazionale ed europeo risulta che gli investitori prima di chiedere risorse verificano le semplificazioni burocratiche.
Gia’ nelle prossime settimane sono in preparazioni incontri con industriali della Calabria e di altre regioni italiane per valutare le concrete occasioni d’investimento; iniziative che porteremo avanti con le forze sociali della Calabra.
Ancora una volta la forza dei fatti si antepone alle polemiche strumentali; la parte finale della legislatura si sta caratterizzando con la raccolta dei frutti del lavoro svolto nell’acquisizione delle risorse, nella produzione legislativa, nella programmazione, nella progettualita’ e nell’avvio delle opere.
In questo caso la ZES costituisce uno dei tasselli decisivi del mosaico complessivo dello sviluppo calabrese”.