Le città calabresi tra le più povere d’Italia. Il dato Istat, sui numeri forniti da Bankitalia, riportato da “Il sole 24 ore” è incontrovertibile. In quanto a depositi bancari siamo agli ultimi posti in classifica, le chiacchiere politiche stanno a zero. È Milano la capitale indiscussa dei risparmi delle famiglie. Nel 2016 – si legge sull’edizione on line del “Sole 24 ore” – ciascun abitante della provincia può infatti contare in banca su una “disponibilità” superiore ai 73mila euro tra conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito. Una somma che è pari a più del doppio rispetto a Bolzano (al secondo posto con 35.600 euro pro capite) e a Trieste (33.520).
CROTONE L’ESEMPIO NEGATIVO
Non solo: il gruzzolo risulta ben 15 volte superiore a quello di cui possono disporre gli abitanti della provincia di Crotone, che si fermano a poco oltre i 5mila euro (5.136 per la precisione), occupando il 110° e ultimo posto in questa classifica.
LA CLASSIFICA
È quanto emerge osservando la graduatoria relativa ai depositi bancari per abitante (elaborazione su dati Abi/Istat al 31 dicembre 2016), uno dei sette indicatori che vanno a comporre la macro-area “Ricchezza e consumi”, la prima delle sei categorie in cui sono suddivise le “tappe” per arrivare alla pagella finale della Qualità della vita 2017. Spulciando tra i territori, emerge che – a parte la dominante Milano – solo quattro province possono contare su depositi bancari per abitante superiori a 30mila euro: oltre alle già citate Bolzano e Trieste, in questo raggruppamento di testa si piazzano Roma al quarto posto (con 30.968 euro) e Siena al quinto (30.305 euro).
A seguire troviamo un drappello di venti province che fanno registrare risparmi superiori ai 20mila euro. Eccetto Firenze (al 19° posto con 21.158 euro) e Macerata (al 23°), per il resto si tratta di territori del Settentrione, in massima parte del Nord-Est (13 province) e per il resto suddivise tra Lombardia (Sondrio, Brescia, Monza-Brianza e Lecco) e Piemonte (Cuneo e Torino). In questo drappello si piazzano anche alcuni capoluoghi importanti come Bologna (7° posto con 27.183 euro), Venezia (al 13° con 22.654) e, appunto, Torino (25° posto con 20.084 euro), tutti molto distanti dalla capolista Milano.
Per trovare la prima provincia del Sud bisogna scendere fino al 65° posto, dove si colloca Bari, che conta depositi bancari per abitante pari a 12.352. euro. E che in questa classifica Sud e Isole facciano registrare i risultati meno positivi lo dimostra il fatto che dal 78° al 110° si piazzano 30 province meridionali. Le uniche due eccezioni sono rappresentate da Rieti (82esima con 8.228 euro) e Frosinone (83esima con 8.174) .
Un’ultima curiosità: al di sotto dei 10mila euro di depositi bancari per abitante si trovano ben 38 province, tra cui capoluoghi di regione come Napoli (al 73° posto con 9.961 euro, e primo territorio sotto questa soglia), Palermo (85° posto con 8.077 euro), e Potenza (88° posto con 7.684).
Chiudono, infine, la graduatoria le province di Caserta, Isernia, Cosenza, Carbonia Iglesias, Enna, Reggio Calabria, Vibo Valentia e la maglia nera Crotone, tutte con depositi bancari sotto i 6mila euro per abitante. Dai dati raccolti emerge che la grande maggioranza del campione (58%) ha risparmi tra i mille e i 5mila euro, il 12% tra i dieci e i 50mila, il 10% ha ancora sul conto tra i cinque e i 10mila euro, mentre solo il 3% supera i 50mila euro. Inoltre, nel trimestre preso in esame è calato di 5,7 punti percentuali il numero di chi dichiara di avere tra i 10 e i 50mila euro di risparmi depositati.
IL COMMENTO DI ANDREA MANFREDI DISUPERMONEY
“Questi dati sono un’ulteriore conferma della grave situazione in cui versa il nostro Paese – commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney -. I depositi sul conto corrente non sono spesso l’unica risorsa delle famiglie italiane, ma sono sicuramente un indicatore del loro benessere e della loro capacità di spesa”. Quanto alla divisione geografica, la regione con i conti più gonfi è il Trentino Alto Adige, con una media di 10.587 euro, seguito dal Friuli Venezia Giulia (10.113 euro) e dalla Basilicata (10.067 euro), il fanalino di coda della classifica dei risparmiatori spetta invece al Molise, i cui abitanti dichiarano risparmi per appena 3.333 euro. quasi un italiano su cinque dichiara di avere meno di mille euro depositati in banca, mentre la percentuale di chi ha oltre 50mila è pari solo al 3%. Lo studio ha preso in considerazione circa 10mila richieste di preventivo per un nuovo conto corrente, inoltrate sul portale tra gennaio e marzo.