Mafia unita a Milano, spunta l’intercettazione che imbarazza Fdi

Operazione della Dda lombarda, 11 arresti e sequestri per oltre 200 milioni. Camorra, mafia e 'ndrangheta in un unico consorzio. 153 gli indagati. In una telefonata le rassicurazioni del partito per una tessera al boss

Un consorzio unico, un unico grande cartello per unici grandi affari. 《Siamo a Milano》 del resto, come sussurra uno degli indagati. Operazione della Dda di Milano con 11 arresti, sequestri per più di 200 milioni e ben 153 indagati. Il gip depotenzia le richieste e di molto ma il Consorzio unico tra mafia, camorra e ‘ndrangheta regge. Con l’incursione nelle informative a supporto dell’ordinanza di una intercettazione che tira in ballo Fratelli d’Italia e Santanché per via di una tessera di partito nelle mani di un boss.
Complessivamente sono 225 i milioni di euro sequestrati. Eseguite 11 ordinanze di custodia cautelare, l’indagine è partita dalle confessioni di un pentito. Secondo le indagini della pm Alessandra Cerreti e dal Nucleo investigativo dei carabinieri esiste un sistema che raggruppa clan siciliani, calabresi e campani in una unica associazione. La ricostruzione della procura, però, è stata bocciata dal gip che con un’ordinanza di duemila pagine ha accolto solo 11 richieste di arresto su ben 153 proposte.
《La tessera del partito? Te l’ho fatta》. Sarebbe questa l’intercettazione che imbarazza Fdi. 《Abbiamo chiamato Santanché》.
Il 16 giugno del 2020 in piena emergenza Covid, il siciliano Gioacchino Amico, che all’interno del nuovo “sistema mafioso lombardo” rappresenta gli interessi del clan Senese di Roma, è al telefono con una donna che lavora presso le segreterie di due onorevoli di Fratelli d’Italia, Carmela Bucalo e Paola Frassinetti, vicepresidente della VII Commissione Cultura. Al centro della conversazione, appunto, rassicurazioni su tessere di partito.