Poche ore fa è venuto meno Nicodemo Librandi, la più importante figura del vino in Calabria, tra i grandi protagonisti in Italia.
I suoi 78 anni li ha spesi tutti per creare, insieme al fratello Tonino, una vera e propria azienda moderna, rilanciando, prima con Severino Garofano poi con Donato Lanati, il Gaglioppo, il Mantonico, il Magliocco attraverso una serie di etichette indimenticabili che ancora oggi calcano la scena come il Gravello, il Duca Sanfelice, il Magnio Megonio l’Efeso.
Il Professore” come era conosciuto a Cirò Marina, è stato un grande pioniere, instancabile viaggiatore, con l’auto arrivava sino in Germania e in Danimarca per far conoscere il suo vino conoscendo solo l’italiano. Nicodemo ha creato una azienda modello partendo dalla viticoltura eroica di Cirò Marina creando a Rosaneti un vero e proprio museo della viticultura calabrese provando anche vitigni internazionali come lo Chardonnay e il Cabernet Savignon.
Nei momenti più duri della vita civile di Cirò invece di chiudersi appoggiò con entusiasmo il movimento dei Cirò Boys vedendo nelle nuove energie che siaffacciavano sulla scena della costa jonica una opportunità e non un rischio e non a caso Librandi è stata l’unica grande azienda a schierarsi sempre con loro durante le discussioni che in questi anni non sono mancate.
Si chiude un’epoca con la morte di Nicodemo Librandi. Una grande epoca.