Crollo del viadotto sulla Sila-Mare, la Procura di Castrovillari sta indagando

L’annuncio sui social del consigliere regionale del M5S Tavernise. Oggi il sopralluogo del governatore Occhiuto a Longobucco

«La Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari ha aperto un fascicolo al fine di risalire alle eventuali responsabilità circa l’accaduto. Secondo quanto emerge, l’inclinazione di un pilone ha provocato il cedimento della campata a tal punto da determinare il crollo di una parte del viadotto della Longobucco-mare, da oltre trent’anni cantierizzata e mai completamente consegnata». La notizia arriva dalle pagine social del consigliere regionale del M5S Davide Tavernise a meno di 24 ore dal crollo del viadotto sulla Sila-Mare, rimbalzato sulle cronache nazionali assieme al video che testimonia il crollo della struttura completata appena nove anni fa. L’inchiesta della Procura pare un atto inevitabile dopo quanto accaduto. Anche il governatore Roberto Occhiuto ha chiesto accertamenti nella serata di mercoledì. «Si tratta di un ponte costruito soltanto nove anni fa dai Comuni del posto – dai Comuni della Comunità montana Destra Crati – Sila Greca -, che crolla in questo modo – ha spiegato il governatore –. Sono immagini che ricordano il ponte di Genova, il ponte Morandi, che ha mietuto tantissime vittime. Sapete perché non ci sono state vittime oggi? Perché Anas, in modo previdente, ha chiuso questo tratto di strada, e quindi ha impedito che passassero mezzi di cantiere, automobili. Pretenderò che tutte le responsabilità, se responsabilità ci sono, vengano accertate. Perché nel 2023 un ponte costruito soltanto nove anni prima non può cadere in questo modo». Oggi Occhiuto sarà sul posto per un sopralluogo.