Sanità, “ombre” di una parentopoli regionale…

Surreale concorso (a tappe) al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per l'assunzione a tempo indeterminato (sempre a tappe) di 9 assistenti amministrativi. Dentro, in posizione utile in graduatoria, figli di medici e dipendenti, di primari, segretari di ex presidenti di Regione, stagiste del dipartimento Salute. L'iter concorsuale è da tempo nelle mani del Tar (che ha già condannato la commissione) e la Finanza ha bussato più volte...

Ex segretari di ex presidenti di Regione, figli di dipendenti aziendali, di primari, di ex consiglieri regionali, stagiste del dipartimento Salute. E poi ancora direttori di Fondazioni o ex dipendenti della Fondazione Campanella e qualcuno persino coinvolto in inchieste giudiziarie per assenteismo proprio al Pugliese o all’Asp.
C’è l’universo mondo del potere che conta nella posizione utile in graduatoria nelle assunzioni a tempo indeterminato al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, la qualifica è quella di assistente amministrativo. E c’è, soprattutto, una gigantesca “ombra” di parentopoli di portata regionale se si tiene conto che i presunti beneficiari sopraggiungono da retaggi etnici e politici senza confini. Dal passato al presente fino alle inevitabili proiezioni verso il futuro del potere.
Epicentro il Pugliese-Ciaccio di Catanzaro però, è qui la “festa”.
Il concorso è a “tappe”, non per forza forzate. Inizia nel 2017, epoca pre-Covid e soprattutto in pieno blocco del turn over, e si completa e si integra proprio nelle ultime ore, la delibera del commissario del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro è totalmente contemporanea.
Sono complessivamente 9 i collaboratori amministrativi che vengono assunti a tempo indeterminato dal Pugliese-Ciaccio. L’azienda ne preleva subito 2 nel 2017 dalla graduatoria, gli altri 7 proprio in queste ore con una postilla avvelenata per il decimo e l’undicesimo posto, i concorrenti primi esclusi chiedono formalmente e con carte bollate un riesame della prova concorsuale. Il tutto per arrivare a 20 assistenti amministrativi (11 in dotazione prima della selezione del 2017, poi diventati 13) che è poi il fabbisogno della pianta organica del Pugliese-Ciaccio approvata in via definitiva anche dall’attuale commissario ad acta al Piano di rientro regionale (che oggi è Occhiuto, per farla breve).
Dunque il Pugliese nel 2017 cerca e assume solo 2 assistenti amministrativi perché questo permetteva il blocco del turn over, poi sbloccato nel 2018. Dopo di che fabbisogno e pianta organica si allargano e ne chiede (perché ne può chiedere per la funzionalità dell’azienda) 9 in tutto e ne “preleva” altri 7 proprio con deliberazione contemporanea. Ovviamente scorrendo quella graduatoria con dentro quel “po’ po’” di ombre di cui sopra e cioè una significativa ipotesi di parentopoli regionale appena consumata che si scorge all’orizzonte. Graduatoria finale, manco a dirlo, sub judice però perché il Tar (che è già intervenuto una volta con condanne) ha in “pancia” altri 2 ricorsi ancora che potrebbero scompaginare o sospendere baracca e burattini. Della serie, il Pugliese assume anzicché, prudentemente, sospendere del tutto il concorso ben sapendo che tutto potrebbe essere invalidato con il rischio di pagare questo e quello, chi è rimasto fuori e chi è entrato per poco e poi deve uscire.
Del resto il gran caos, o “il pesce” come ama dire chi va per le vie spicciole, rischia sempre di “puzzare” dalla testa. Che a volte può anche coincidere, magari solo simbolicamente, con la commissione giudicatrice del concorso stesso. Sono 3 e tutti e 3 coinvolti in passato e a vario titolo in indagini su presunto assenteismo proprio dal lavoro in Asp o ospedale. Uno probabilmente ancora a processo ma tutti e 3 già condannati dal Tar di Catanzaro con sentenza n. 1400/2020 per aver valutato le prove senza predeterminare i requisiti. Già. Redarguiti formalmente per aver valutato male, e in modo scorretto, i requisiti dei concorrenti poi finiti in graduatoria che l’azienda ha ritenuto utile per assumere a tempo indeterminato. Un po’ come affidare a Nerone la campagna stagionale antincendio.
Non male come “benzina” per il sospetto…

I.T.