«Campa poco Gratteri come tutti gli uccellini». È questo uno dei messaggi contro Nicola Gratteri postato da alcuni utenti nel corso di una delle dirette Tik Tok del collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura. Nella sezione commenti il procuratore distrettuale antimafia è stato preso di mira anche in riferimento al blitz della scorsa settimana che ha sgominato il cosiddetto “Sistema” Cosenza.
«Gratteri, dei 200 arrestati domani ne usciranno 180», ha commentato un altro utente. La notizia delle nuove minacce (non è la prima volta che Gratteri ne riceve anche via social) è riportata sull’edizione cartacea de “il Quotidiano del Sud”. Come si ricorderà, nei mesi scorsi, al procuratore Nicola Gratteri è stata potenziata la scorta anche a seguito di serie minacce di attentato scoperte dalle autorità americane e di un piano per assassinarlo orchestrato dal Sud America.
Gratteri in ogni caso, ovviamente, va più che avanti e proprio nelle ultime ore ha in qualche modo “illustrato” anche fisicamente la nuova sede della procura di Catanzaro che sarà operativa in autunno, l’ex convento dell’Osservanza. E a colloquio con i cronisti non ha mancato di sottolineare quanto siano false le “leggende metropolitane” a proposito delle ingiuste detenzioni comminate dal distretto catanzarese. «Racconto un aneddoto – ha confessato al Corriere della Calabria – che è anche un fatto importante. Il giorno in cui sono stato sentito dalla Quinta commissione del Csm per la nomina a procuratore nazionale antimafia – ha spiegato Gratteri – preliminarmente ho depositato una certificazione, che ho chiesto alla Corte d’appello, dalla quale risulta che dal 16 maggio 2016, cioè da quando io sono a Catanzaro, a oggi, non c’è stata nessuna ingiusta detenzione. quindi tutta questa leggenda delle ingiuste detenzioni di Catanzaro, per quello che mi riguarda, per il periodo storico in cui ho lavorato, è totalmente falsa, e lo dimostrerò, vi darò una copia in cui dimostro che è un falso storico, una leggenda metropolitana. Non esiste una ingiusta detenzione da quando io sono a Catanzaro: 16 maggio 2016 ad oggi. Il resto sono chiacchiere».