Non solo Richard Gere, la vera Crotone è senz’acqua…

48 ore di "sete" per la rottura di una condotta. Scene "mediorientali" per la distribuzione del prezioso liquido in mezzo alla strada

Chissà se almeno avrà fatto in tempo a fare una doccia, Richard Gere. Forse per lui lo staf della “Calabria bellissima” della regnanza di Germaneto una cisterna a parte l’avrà organizzata. Perché altrimenti, a Crotone e di questi tempi, acqua non se ne vede dai rubinetti neanche a pagarla a peso d’oro. Almeno 48 ore di “sete” assoluta e le immagini pubblicate nel pezzo sono iconografiche della distribuzione emergenziale stile “medioriente”, o primo Dopoguerra nelle contrade sub urbane. Persino in Ucraina se la passano meglio in materia di liquidi e sotto le bombe, Crotone diventa linea di confine tra la civiltà consolidata e l’improvvisazione al comando. Tra mega finanziamenti comunitari che sarebbero andati persi per inerzia e infrastrutture sotterranee di epoca mussoliniana il risultato può essere tranquillamente un capoluogo di provincia letteralmente assetato per giorni. Con attività commerciali in ginocchio e condomini sull’orlo di una crisi di nervi generalizzata e stratificata. Il caldo micidiale, ovviamente, fa il resto. E così Crotone si ritrova nelle immagini social spalmate ovunque con Richard Gere a sorridere mentre banchetta. In nome e per conto di una “Calabria bellissima”. Senza Calabria però, tra olive di Gaeta affumicate nel canale di Sicilia e salmone che tutto è fuorché retaggio dei nostri mari. Almeno il vino però lo hanno bevuto conterraneo, i testimonia. Rigorosamente prodotto (a quanto pare) proprio dai piani più alti della Cittadella. Del resto Gere si è accomodato a tavola di una “Calabria bellissima”. Buona per le foto e rigorosamente non da bere però, non c’è acqua a Crotone…

I.T.