Incarico “illecito” a un dirigente a Vibo, annullato a Calvetta il sequestro preventivo

Lo ha disposto il Tribunale del Riesame che aveva posto i sigilli ad una somma di 230mila euro per il dirigente

Annullato dal Tribunale del Riesame di Vibo il sequestro preventivo nei confronti di Bruno Calvetta, il dirigente indagato per abuso d’ufficio. Il tribunale ha accolto le richieste dei due legali, annullando il decreto di sequestro e restituendo all’interessato la somma della quale era stato privato. I giudici – Antonio Di Matteo presidente, Gianfranco Grillone e Gaia Calafiore a latere – hanno disposto la restituzione di quanto in sequestro. In particolare, le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno interessato presunte irregolarità riguardanti una convenzione stipulata in data 29 maggio 2018 tra due pubbliche amministrazioni vibonesi, a seguito della quale un dirigente aveva assunto un incarico temporaneo presso la Camera di Commercio, congiuntamente a quello già ricoperto presso altro Ente.
L’assegnazione temporanea di Calvetta alla Camera di Commercio. Il 29 maggio 2018 veniva, infatti, stipulata una convenzione tra Camera di Commercio e Asp di Vibo Valentia. L’atto, preceduto dalla delibera dell’Azienda sanitaria di cui mostriamo il frontespizio, stabilisce l’assegnazione temporanea all’ente camerale come segretario generale e conservatore del registro imprese di Bruno Calvetta, già dg della Regione Calabria e all’epoca direttore del dipartimento amministrativo dell’Asp. È questo il documento al quale si riferiscono gli investigatori parlando di “presunte irregolarità”.