Lo sfascio dell’ospedale di Reggio e il recente “passato” di Iole Fantozzi

Il leader della Uil reggina, Azzarà, lancia missili terra aria contro il Gom. «Che intervenga il prefetto o il procuratore, va sciolto. Qui muore di Covid un ricoverato su tre mentre si ammalano gli anestesisti e non si praticano più interventi». Il presidio metropolitano è stato guidato fino a poco tempo fa dall'attuale direttore generale del dipartimento Salute...

«Non solo non è cambiato nulla, ma la situazione si è ulteriormente aggravata all’interno delle strutture».
Nuccio Azzarà, leader provinciale della Uil reggina, lancia missili terra aria contro il grande ospedale metropolitano reggino nel corso di una drammatica conferenza stampa. Perimetro sanitario dove, secondo Azzarà, muore di Covid un ricoverasto su 3 nel mentre si ammala quasi tutto il personale sanitario al punto che senza anestesisti non è possibile praticare interventi che infatti sono in coda e lo sono persino quelli oncologici disperati.
Chiede accesso agli atti, Azzarà. Che intervenga il prefetto, o la procura, o l’arcivescovo, qualcuno faccia qualcosa. «Non sappiamo se l’ospedale è infiltrato dal malaffare o dalla ‘ndrangheta o da tutte e due». Certo è, per Azzarà, che il Gom è ormai saltato per aria e ci si dovrebbe addirittura adoperare per liquefarlo, per scioglierlo. Anche perché «la politica non ascolta e non agisce. Forse non può».
Un grido disperato che è condensato di allarmi con una premessa, un incipit, che è passato in bassa frequenza però. Azzarà esordisce con «non solo non è cambiato nulla», quasi a dare per scontato che il peggio al vertice del Gom sulla carta ci stava prima e che oggi semmai si fa fatica a rintracciare discontinuità. Dove il “prima”, però, è il regno incontrastato di Iole Fantozzi che oggi tuttavia siede a capo del dipartimento regionale Salute. Non più quindi a guidare un ospedale metropolitano che verserebbe in condizioni di default sanitario e morale, ma la poltrona regionale più importante, il vertice del dipartimento. Come fosse stata “promossa”, in buona sostanza. Perché se Azzarà denuncia il Gom in condizioni disperate e Fantozzi ne è stato a capo, dell’ospedale, fino a un paio di mesi fa qualche paio di “orecchie” che oggi hanno fischiato ci dev’essere stato in giro. Difficile arrivare alla “slavina” di Reggio, con il 30% di morti Covid tra i ricoverati, senza un “passato”.
Sulla drammatica denuncia di Azzarà interviene anche il deputato de “l’Alternativa” Sapia. «La gravissima situazione dell’ospedale pubblico di Reggio Calabria richiede un intervento immediato del delegato governativo alla Sanità calabrese, il presidente Roberto Occhiuto, intanto al fine di individuare un commissario aziendale con esperienze manageriali che affronti di petto la situazione, per reclutare al più presto le figure sanitarie indispensabili e per organizzare al meglio i percorsi ospedalieri». «Non possono lasciarci indifferenti ed immobili – sottolinea il parlamentare – le pesanti denunce del segretario generale della Uil della provincia di Reggio Calabria, Nuccio Azzarà, il blocco degli interventi chirurgici, l’elevato numero di morti fra i ricoverati negli ultimi tre mesi, la sospensione dei ricoveri in Neurologia per causa di un focolaio Covid, le enormi carenze di personale che determinano un rallentamento, se non un rinvio, delle cure nei vari reparti e il continuo stress cui sono sottoposti i dipendenti in servizio». «Da quando l’ultimo commissario aziendale, Iole Fantozzi, è passato – conclude il deputato di Alternativa – alla guida del dipartimento regionale Tutela della salute, l’attuale direttore generale facente funzioni del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, Salvatore Costarella, ha troppi carichi sulle spalle, essendo anche direttore sanitario, capo dipartimento e primario chirurgo. Neppure Superman riuscirebbe a reggere tanto lavoro e tutte queste responsabilità». Già. E poi anche Superman qualcosa di buono la deve trovare prima di mettersi a fare il super erore…

P.W.