Rivoluzione sanità, impignorabili Asp e ospedali fino al 2026

Manca il sì del Senato all'emendamento al Decreto Calabria presentato da Forza Italia (arriverà entro venerdì con il voto complessivo di fiducia). Al centro del testo in ausilio al commissario Occhiuto la lotta ai doppi e tripli pagamenti e la ricognizione del debito. In arrivo anche 40 super esperti indicati da Agenas e 5 figure tecniche in ogni azienda regionale

Una specie di rivoluzione. Sicuramente un terremoto quello che è potenzialmente in arrivo nella Legge di Bilancio a proposito di sanità di Calabria. L’emendamento presentato da Forza Italia (in una prima fase con parere negativo delle commissioni e dei tecnici dei ministeri) arriva in Senato quasi certamente con il timbro del voto di fiducia e quindi non più modificabile. Questione di ore e potrebbe diventare realtà ma è fuor di dubbio che non sono davvero poche le novità potenziali. A partire, sottotraccia, dalla impignorabilità fino al 2026 nei confronti di Asp e aziende ospedaliere perché la linea che sorregge tutto l’emendamento è la lotta ai doppi e tripli pagamenti delle stesse fatture (se ne occuperà un corpo dedicato della Guardia di finanza) ma anche il ricorso “complice” ai ricorsi e alle ingiunzioni con aggravio di costi. L’emendamento quindi prova da un lato a sorreggere praticamente la funzionalità delle aziende (almeno 5 figure tecniche per ogni Asp e ospedale arriveranno in dotazione) e dall’altro alla ricognizione delle fatture realmente esigibili (la Guardia di finanza). Sopra tutto, e probabilmente sopra tutti, un esercito di 40 super tecnici Agenas che sorreggeranno il commissario Occhiuto. Il tutto fino al 2025 ma se i conti e le prestazioni dovessero migliorare la Calabria potrà uscire dal commissariamento (cosa improbabile) fermo restando che l’emendamento resterà in vigore ma in capo al presidente della Regione.
Ma ecco il testo completo che è destinato sicuramente a rivoluzionare la sanità di Calabria.

Articolo 16-bis (em. 16.0.2)
«Il comma 1 del presente articolo autorizza l’Agenas ad assumere, a decorrere dal 1° gennaio 2022, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, in aggiunta alle vigenti facoltà assunzionali, un contingente di 40 unità di personale non dirigenziale da inquadrare nella categoria D, con corrispondente incremento della vigente dotazione organica; tale previsione è intesa a consentire all’Agenzia di supportare le attività dei Commissari ad acta per l’attuazione dei Piani di rientro dai disavanzi sanitari regionali. Ai fini delle assunzioni in oggetto, l’Agenas è autorizzata per il 2022 a bandire apposite procedure concorsuali pubbliche, secondo le modalità semplificate di cui all’articolo 10 del D.L. 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 maggio 2021, n. 76, e successive modificazioni, in deroga alle ordinarie procedure di mobilità.
All’onere derivante dalla presente disposizione, quantificato pari a 1.790.000 euro annui a decorrere dal 2022, si provvede a valere sullo stanziamento già previsto in favore dell’Agenas, nonché in favore dell’Osservatorio nazionale e degli Osservatori regionali della formazione medica specialistica, ai sensi dell’articolo 1, comma 472, della L. 27 dicembre 2019, n. 160.
Il comma 2, lettera a), prevede che il personale assunto in base alla novella di cui al precedente comma 1 sia assegnato dall’Agenas, fino al 31 dicembre 2024, a supporto del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Calabria».
L’esrecito dei super tecnici
«La successiva lettera b) consente il reclutamento, secondo le procedure e i limiti finanziari ivi stabiliti, con contratto di lavoro subordinato a termine (di durata non superiore a trentasei mesi), di un contingente fino a cinque unità di personale non dirigenziale, da inquadrare nella categoria D, da parte di ciascuno degli enti o aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria, al fine di supportare le funzioni delle unità operative semplici e complesse, comunque denominate, deputate al processo di controllo, liquidazione e pagamento delle fatture, sia per la gestione corrente che per il pregresso (previa circolarizzazione obbligatoria dei fornitori sul debito iscritto fino al 31 dicembre 2020). Gli oneri finanziari relativi ai suddetti contingenti sono posti, per gli anni 2022 e 2023, a carico di uno stanziamento già disposto in favore del suddetto Servizio sanitario regionale e, per il 2024, a valere sulle risorse di cui alla successiva lettera f). Qualora i fornitori non diano risposta entro il 31 dicembre 2022 alla prevista circolarizzazione obbligatoria, il corrispondente debito si intende non dovuto».
Arriva la Guardia di finanza
«La lettera c) prevede la collaborazione, fino al 31 dicembre 2024, da parte della Guardia di finanza, con le unità operative semplici e complesse deputate al monitoraggio e alla gestione del contenzioso suddetto. La collaborazione è svolta secondo le procedure e le modalità ivi previste, tra cui anche un’anticipazione delle facoltà assunzionali del 2025 della Guardia di finanza».
«La lettera d) prevede alcune possibilità di reclutamento e di conferimento di incarichi a termine da parte della Regione Calabria, al fine di garantire la piena operatività della Gestione sanitaria accentrata del relativo Servizio sanitario regionale(122)» .
La mobilità passiva non entra nel conto dell’anno successivo
«La lettera e) esclude, nella definizione del riparto del finanziamento del Servizio sanitario nazionale per il 2022, il computo delle somme dovute dalla Regione Calabria in base al saldo della mobilità sanitaria interregionale, disponendo che tali somme siano recuperate dalle regioni e province autonome in un arco quinquennale a partire dal 2026».
«La lettera f) autorizza, nell’ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, un contributo di solidarietà in favore della Regione Calabria pari a 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Si ricorda che uno stanziamento speciale pari a 60 milioni annui è stato già disposto per il triennio 2021-2023(123)».
Asp e ospedali impignorabili fino al 2026
«La lettera g) esclude fino al 31 dicembre 2025 la possibilità di azioni esecutive nei confronti degli enti ed aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria».
Sognando l’uscita dal commissariamento
«Il comma 3 specifica le norme di cui al comma 2 trovano applicazione nei confronti della Regione Calabria anche qualora, in considerazione dei risultati raggiunti, cessi la gestione commissariale del Piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Calabria; in tale ipotesi, ogni riferimento al Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro si intende riferito alla Regione Calabria».

I.T.