Resta in carcere l’avvocato Giancarlo Pittelli, ex parlamentare di Forza Italia, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo “Rinascita Scott“, a carico del quale il 7 dicembre scorso il Tribunale di Vibo Valentia ha disposto la revoca del beneficio degli arresti domiciliari e lo spostamento in carcere. Il provvedimento era stato adottato dopo che si è scoperto che Pittelli aveva inviato una raccomandata al ministro per il Sud, Mara Carfagna, in cui le chiedeva di aiutarlo, definendo “folli” le accuse contestategli dalla Dda di Catanzaro. Il Tribunale di Vibo Valentia, davanti al quale è in corso il processo “Rinascita Scott” nell’aula bunker di Lamezia Terme, ha rigettato l’istanza di rimessione in libertà presentata dai difensori di Pittelli, Salvatore Staiano e Guido Contestabile, motivando la decisione col fatto che il penalista “pur non potendo in alcun modo comunicare con l’esterno, ha tenuto contatti con più soggetti per incidere sul processo in cui è imputato“.
Rinascita, Pittelli resta in carcere: “Non poteva comunicare con l’esterno”
Il Tribunale di Vibo ha rigettato l’istanza di rimessione in libertà dopo la lettera al ministro Carfagna in cui definiva “folli” le accuse della Dda di Catanzaro