“Io ho spalle larghe e nervi d’acciaio, non faccio falli di reazioni: so che molte cose vengono scritte o dette per provocarmi ma io ho altre cose a cui pensare”. Si sente isolato? “Assolutamente no, ho l’affetto di migliaia di persone. Penso che il distretto di Catanzaro sia in controtendenza: mentre nel resto d’Italia la magistratura è ai minimi storici a Catanzaro siamo riusciti a portare la credibilità e per molti cittadini siamo l’ultima spiaggia. Presso la mia segreteria ci sono circa 300 persone in lista di attesa tra commercianti sotto usura, gente che subisce vessazioni e così via, e questo è il termometro per capire se uno è credibile o meno, se sta facendo qualcosa per la collettività”. Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri intervistato ieri sera nel programma “Otto e mezzo“, condotto da Lilli Gruber, su La7. Un passaggio è stato dedicato anche alle prime condanne di Rinascita, 70 nel filone in abbreviato. “Perchè la stampa non ne ha parlato?” chiede Gruber. “Questo non lo so – risponde il magistrato – bisogna chiederlo ai giornalisti. Mi premeva dire però che dei 19 che sono stati assolti nessuno era imputato per associazione di stampo mafioso e nessuno è stato detenuto. Erano tutti reati fine, a margine. Infatti di questo i miei diffamatori di professione non hanno detto nulla”. Il procuratore di Catanzaro è poi durissimo contro i no vax: “Ognuno é libero di fare ciò che vuole fino a quando non mette a rischio la libertà della collettività. E’ provato scientificamente che il 90% dei ricoverati sono no vax… Il governo é in ritardo, doveva essere presa una decisione più dura già in estate, impedendo a chi non é vaccinato di andare al lavoro o di accedere ad un ufficio pubblico. E io sarei anche dell’idea di fargli pagare le spese mediche in caso si ammalassero perché non puoi mettere in pericolo la vita della collettività. Bisogna essere seri e prendere provvedimenti a monte, prima dell’estate, quando si sapeva che in autunno sarebbero aumentati i contagi. Così ci troveremo chiusi a Natale“. Mentre sulla gestione delle manifestazioni “no vax” da parte della ministra Lamorgese: “Penso che la linea soft adottata dalla Lamorgese sulle manifestazioni no vax porterà a strumentalizzazioni e infiltrazioni. Io, ad esempio, avrei impedito di toccare un simbolo come la Cgil, anche mettendo in conto duecento feriti. La Cgil per i lavoratori è come la Chiesa per i cristiani. Quindi costi quel che costi, tu lì non arrivi perché sennò poi i gesti di violenza vengono mitizzati. Dal punto di vista dell’immagine e della credibilità rischi un danno spaventoso“.
Rinascita,《ho fatto condannare tutti gli imputati per reati di mafia》
Gratteri difende l'inchiesta nel salotto di Gruber su La 7.《Molta stampa ha taciuto sulla portata della sentenza. Durissimo con i no vax: si paghino le cure da soli》