Rinascita 2, Solano non si dimette: “Darò prova ai vibonesi che sono una persona onesta

Il presidente della Provincia di Vibo è indagato nell’inchiesta della Dda di Catanzaro: “Ho interrogato la mia coscienza, l’unica che avrebbe potuto darmi una risposta nelle scelte da assumere”

Da più fronti, nei mesi scorsi, sono pervenute le richieste di dimissioni al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, per il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Petrolmafie” (nota anche come “Rinascita 2” in quanto considerata immediata consecuzione delle operazioni di “Rinascita Scott”). Nello specifico, Solano è indagato per voto di scambio politico-mafioso e per lui la Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio (ne abbiamo parlato QUI). Il presidente, però, non molla e spiega le ragioni della sua scelta, riponendo piena fiducia nella giustizia.
“Ci sono momenti in cui la cosa più facile sarebbe quella di abbandonare il proprio ruolo e lasciare che il tempo sistemi tutto, facendo affiorare la verità – afferma il presidente della Provincia -. Di fronte alle accuse che mi sono state mosse dalla Procura di Catanzaro ho interrogato la mia coscienza, l’unica che avrebbe potuto darmi una risposta nelle scelte da assumere. Ho ripercorso la mia vita, fatta di impegno sociale e di tante battaglie per l’affermazione della giustizia e della legalità. Proprio quegli ideali, che non ho mai abbandonato, mi hanno spinto ad impegnarmi in politica”. “Per mio carattere – asserisce – ho sfidato l’impossibile, come appariva la situazione della Provincia di Vibo Valentia. Tanto lavoro, tanta dedizione, tanta passione, hanno fatto si che l’impossibile diventasse possibile. Nessuno avrebbe scommesso che un Ente senza risorse economiche, senza bilancio approvato dal 2013, con personale ridotto e un solo dirigente, potesse giungere al completo risanamento economico-finanziario. Un iter che si concluderà nei prossimi giorni con l’approvazione del bilancio preventivo 2021/2023. Un risultato, questo venuto dall’intenso lavoro e dalla grande passione e tensione ideale di tutta la squadra”.
Niente dimissioni, dunque: “Se lungo questo percorso – sottolinea – avessi pensato che una sola delle accuse addebitatemi dalla Procura fosse stata fondata, non avrei atteso nemmeno un minuto per rassegnare le mie dimissioni dal ruolo di presidente della Provincia. Ma sono certo che si farà chiarezza: ho piena fiducia nella giustizia. Credo nel sistema democratico liberale in cui sono cresciuto come uomo e come politico e nei suoi punti fermi. Per cui ritengo che l’interesse generale sia quello di mantenere gli impegni assunti fino a che la legge mi darà quella fiducia che sta alla base della presunzione di innocenza”.
“Chi crede nella legge e nella democrazia – chiosa Solano – non può esprimere diversamente la propria fede. Ciò che intendo fare per il bene dei cittadini è collaborare al massimo affinché i tempi di risposta della giustizia siano brevi. Ai cittadini della provincia di Vibo darò, pertanto, prova di essere stati amministrati da una persona libera, con un alto senso delle Istituzioni e, soprattutto, onesta“.