‘Ndrangheta al Nord, Dia: “Ben 46 locali, usati schemi tipici calabresi”

La relazione semestrale ne ha individuati 25 in Lombardia, 14 in Piemonte, 3 in Liguria, 1 in Veneto, 1 in Valle d’Aosta e 1 in Trentino Alto Adige

La ‘ndrangheta, “potenza imprenditoriale”, continua la sua espansione anche al Nord. La Direzione investigativa antimafia nella sua Relazione semestrale al Parlamento (ne abbiamo parlato QUI) conta ben 46 ‘locali’ nelle regioni settentrionali: 25 in Lombardia, 14 in Piemonte, 3 in Liguria, 1 in Veneto, 1 in Valle d’Aosta e 1 in Trentino Alto Adige.
Tutti posti ben lontani dalla Calabria, ma nei quali la ‘ndrangheta ha allungato i suoi tentacoli installandovi ‘locali’ (le strutture di coordinamento delle ‘ndrine). Qualche esempio? La relazione cita San Giusto Canavese (Torino) e Lonate Palazzolo (Varese), Lona Lases (Trento) e Desio (Monza e Brianza), Lavagna (Genova) e Pioltello (Milano). La ‘ndrangheta, rileva la Relazione, risulta “perfettamente radicata e ben inserita nei centri nevralgici del mondo politico-imprenditoriale anche nei contesti extraregionali” e i numeri “dimostrano la capacità espansionistica delle cosche e la loro vocazione a duplicarsi secondo gli schemi tipici delle strutture calabresi“.