La procura della Repubblica di Reggio ha aperto un fascicolo sul caso (unico in Italia) della defenestrazione dei giornalisti dall’ufficio stampa del consiglio regionale. Siamo nella primavera di quest’anno e l’assise, formalmente delegata a gestire e organizzare tecnicamente l’ordinario, procede alla inte rruzione dei rapporti di lavoro con i giornalisti fino a quel momento in organico. È seguito poi un esposto in procura degli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti che potrebbe essere alla base proprio dell’apertura del fascicolo. Uomini della Guardia di fin anza hanno proceduto all’acquisizione di atti e documenti negli uffici del consiglio regionale mentre i carabinieri hanno già iniziato a sentire qualcuno. «Abbiamo presentato Chizzoniti risalente ad la dichiarazione a suo tempo degli avvocati aprile un congruo esposto integrato da diciotto allegati, ipotizzando l’avvenuta consumazione dei reati di abuso in atti d’ufficio, associazione per delinquere semplice, diffamazione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni». «I destinatari dello stesso continua la nota degli avvocati sono tutto l’ufficio di presidenza del Consiglio, con particolare riferimento al presidente Giovanni Arruzzolo ed al vice Nicola Irto, rigorosamente silenti su tutta la vicenda, ed i dirigenti Ma ria Stefania Lauria, Antonio Cortellaro e Sergio Lazzarino». «I due penalisti si legge ancora nella nota richiamano anche la tracotante e sfuggente elusione del doveroso rispetto delle garanzie del contraddittorio processuale, ben coordinato con il reg ime di prorogatio operante, per cui il Consiglio era e resta legittimato ad assumere soltanto atti indifferibili ed urgenti. Mentre, in ogni caso, l’inerzia a provvedere per oltre vent’anni non può “sic et simpliciter” trasformarsi in urgenza del presente. » «Fortemente rimarcato dichiarano gli avvocati il modus operandi del presidente Arruzzolo e del vice Irto che avrebbero addirittura suggerito ai componenti la Commissione di Vigilanza e Controllo, opportunamente convocata dal presidente Domenico Giann etta, a disertarla, nella cui infida ottica si inserisce la sconcertante nota redatta da Lauria, per comunicare “urbi et orbi” l’elitario e boicottante rifiuto dei dirigenti convocati ad essere auditi in Commissione». «Secondo gli avvocati Chizzoniti nota –– dic hiara ancora la la segretaria reggente avrebbe sfrontatamente sfidato il procedimento disciplinare, “sabotando” ed ostacolando di fatto i lavori della Commissione di Vigilanza, dopo aver “coraggiosamente” schivato i precedenti atti, con i quali i malcapitati giornalisti venivano legittimamente assunti a tempo pieno e indeterminato». «I due professionisti conclude la nota anticipano battaglia anche con riferimento alla pubblicazione del bando volto alla copertura dei posti presso l’Ufficio Stampa, astutamente resi vacanti dall’imperioso licenziamento».
I. T.