«È convocato mercoledì 9 giugno il tavolo nazionale del Pd per la scelta del candidato del centrosinistra a governatore della Calabria».
Parola, e firma, dell’agenzia parlamentare Dire che non mostra esitazioni nel suo “lancio”. È mercoledì l’incrocio decisivo, infrasettimanale come un turno esiziale di coppa dei campioni. Segue, nello stesso take d’agenzia in Rete, una breve cronistoria della vicenda frastagliata di Calabria a partire dal recentissimo viaggio di Boccia (proteso secondo Dire a recuperare e rilanciare Irto) fino al riepilogo delle effettive candidature in campo nel recinto del centrosinistra. Sintetico enigma su Articolo Uno (che non vorrebbe Irto) e sull’itinerario di Conte (deve vedersela nel Movimento tra chi vuole corse solitarie e chi l’alleanza strutturale con il Pd) e il lancio di agenzia Dire si “allunga” fino a prevedere il senso della “tavolo” di mercoledì.
«Secondo quanto appreso dalla Dire da fonti Pd – si legge – non è esclusa la possibilità che possa nascere una candidatura nuovamente proveniente da esperienze civiche, in grado di mettere d’accordo un arco più ampio della coalizione. Una sorta di passo indietro generale degli attuali candidati di partito in favore di una figura esterna, ma di grande autorità».
Appuntamento quindi per tutti, e persino con sorprese civiche sullo sfondo, al “tavolo” di mercoledì 9. Garantisce l’agenzia parlamentare Dire che tutto è fuorché protesta all’ingenuità delle sue fonti essendo strutturata su retaggio esclusivamente parlamentare. Peccato però che allo stato, esattamente il giorno e il pomeriggio prima della fantomatica riunione del “tavolo”, nessuno delle forze in campo sappia assolutamente nulla di questo incrocio.
Non è stato formalmente convocato Giuseppe Conte, tanto per cominciare. Da quanto si apprende sarebbe stato “allertato” ma senza date e soprattutto senza oggetto del contendere, per intenderci nulla di nulla sulla Calabria. Figurarsi se ne sanno qualcosa i parlamentari calabresi Cinquestelle. Non ne sa nulla il quartier generale di Pierluigi Bersani e di Leu, probabilmente Bersani compreso. Niente di niente. A cader dalle nuvole. Persino da autorevolissime e “pesanti” fonti del Nazareno, sulla carta il partito che dovrebbe organizzare e intestarsi il “tavolo” di mercoledì, si scende letteralmente dal cielo. «Non si sa ancora niente». Altri che sussurrano «lo abbiamo letto anche noi dall’agenzia». Finché il cappello finale ( e desolato) al “tavolo” fantasma non ce lo mette proprio il massimo del massimo del Nazareno applicato alle cose di Calabria, «non è stato convocato nessun tavolo per il momento».
Bene, anzi male. Perché una fake news ci può anche stare di questi tempi, specie poi se tutto sommato verosimile in prospettive. L’importante, appunto, è che non sia autoprodotta la notizia o generata da funzionali maliziosità ed è proprio il retaggio di Dire (entourage parlamentare) e condurre verso cattivi pensieri. Qualcuno ha trovato comodo piazzare la “mina” del candidato civico e di superamento tra le gambe e sotto il “tavolo”? E se così è, per agevolarla o, al contrario, per farla saltare?
I.T.