Vi sarebbe stato un accordo tra collaboratori di giustizia detenuti nello stesso carcere per rendere dichiarazioni favorevoli per un avvocato finito sotto processo. Per questa ragione, con l’accusa di tentata corruzione in atti giudiziari in concorso, il procuratore della Repubblica di Velletri Giuseppina Corinaldesi ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell’avvocato Maria Claudia Conidi, 57 anni, di Catanzaro, specializzata nella difesa dei pentiti e del collaboratore di giustizia Vincenzo Marino, 46 anni, di Crotone. L’udienza è stata fissata per il prossimo 17 gennaio quando gli imputato compariranno davanti al gup. Secondo la Procura, “l’avvocatessa e il suo assistito avrebbero compiuto atti idonei e diretti in modo non equivoco ad agevolare l’avvocato calabrese” nell’ambito di un preciso procedimento. Marino, su input dell’avvocato Conidi, avrebbe preso contatti con un altro collaboratore di giustizia per invitarlo a contattare la professionista per precostituire le dichiarazioni da rendere nella testimonianza processuale. Avrebbe consegnato anche un biglietto manoscritto con il nome e il numero del legale. Ma dopo aver fatto tutto questo, avrebbe deciso di raccontare il tutto all’autorità giudiziaria.
Accordo tra pentiti in carcere a colpi di “pizzini”, avvocato calabrese nei guai
Chiesto il rinvio a giudizio per la professionista ed il pentito che tentò di favorirla, chiamati a rispondere di tentata corruzione in atti giudiziari