Covid tra i banchi, 4 casi accertati di variante inglese nell’area di Cosenza

Arrivano alla spicciolata i dati sui sequenziamenti a caccia di mutazioni del virus. Nell'area urbana del capoluogo coinvolte scuole con personale e alunni. Nel mentre dilaga il contagio nella rsa Borgo dei Mastri di Paterno: sono 74 tra sanitari e residenti

Alla spicciolata e con un fisiologico (e tragico) ritardo ma arrivano i risultati a caccia di varianti al Covid. Il sequenziamento, del resto, viene elaborato fuori regione. E le notizie non sono per niente buone quelle che arrivano dall’area urbana di Cosenza. Sono 4 al momento (ma altri esiti sono in arrivo) i casi accertati nelle ultime ore di variante inglese e sono stati tutti rintracciati all’interno delle scuole. Coinvolti alunni ma anche personale scolastico e c’è grande apprensione perché il contagio, come è noto, con la variante inglese segue ben altri parametri di tracciamento e soprattutto di intensità. Le scuole coinvolte e con la variante tra i banchi, o dietro la cattedra, sono da rintracciare nell’area urbana del capoluogo. Sulla carta il settore Covid-scuola dovrebbe restare nel perimetro del tracciamento di Cosenza e Rende ma con l’ingresso di Epidemiologia a caccia di sospette varianti non è escluso che possano riguardare anche qualche altro comune in ogni caso assai limitrofo. Il dato in ogni caso resta intatto così come la preoccupazione anche perché ancora una volta è dentro i plessi scolastici che finisce per trovare “rifugio”, e con facilità, la temutissima variante inglese. A poco o a nulla in tal senso sono valsi gli appelli al contenimento del virus adottando misure più prudenziali, e preventive, proprio all’interno delle scuole. E l’epilogo degli “Stati generali” Covid a cura della Regione e di Spirlì, se possibile, hanno paradossalmente finito per ignorare proprio il pericolo contagio tra i banchi nonostante i propositi diversi se non opposti. Anche perché, sullo sfondo, resta un protocollo Iss e poi Asp che ogni Comune e ogni scuola poi adotta a modo suo. Il caso Montalto, ancora una volta, è proprio il caso di dire che fa “scuola” a tal proposito. Con un paio di casi accertati viene chiusa la scuola comprensiva del centro storico, fino a fine mese. In ragione di una prevenzione nel tracciamento e del tamponamento definitivo dei contatti sospetti. Al contrario però, e con lo stesso numero di positivi sulla carta, l’istituto comprensivo di Montalto Scalo, quello del Villaggio, non solo non viene mai chiuso ma non è dato sapere quale sia l’esito del tracciamento atteso però, incredibilmente ma secondo prassi Asp, che un bimbo in quarantena perché frequentante la classe del positivo ha a sua volta fratelli e sorelle che invece possono andare nella stessa scuola a frequentare altri classi ancora. Per non dire di un asilo comunale, sempre a Montalto. Dove una maestra è infine risultata positiva dopo una consistente assenza ma senza che sia stata mai comunicata né la ragione della sua assenza né tantomeno l’ufficiale esito positivo del tampone che risale ad una settimana fa. Per la cronaca, l’asilo in questione non ha mai chiuso.
Ovviamente, e tutto è tranne che una buona notizia, il Covid non “passeggia” solo in classe ma un suo vecchio “amore” non lo scorda mai, le residenze per anziani. E ve ne è una in particolare dove sta “divampando” un focolaio record, in prospettiva. Siamo a Paterno, l’rsa è la Borgo dei Mastri. Sarebbero ben 74 i positivi tra personale sanitario, dipendente e residenti. Il tutto, naturalmente, in uno splendido silenzio da freddissimo inizio primavera…

I.T.