《L’Asp di Cosenza è il vero “alleato” del Covid》

La Uil territoriale a testa bassa: un vero disastro, dalle Usca ai tamponi processati post mortem alla campagna vaccini che non parte nel mentre si continuano ad assumere amministrativi...

Non sono servite le denunce che puntualmente abbiamo prodotto nei mesi di Luglio, Agosto e  principalmente Settembre, quando sollecitavamo un piano Covid che potesse evitare una crisi sanitaria  puntualmente arrivata nei mesi successivi. Nell’ASP di Cosenza è mancata totalmente la prevenzione; l’azione di tracciamento ha trovato  totalmente impreparata l’Azienda, infatti, non erano pronte le USCA (Unita Speciali di Continuità  Assistenziali) che solo successivamente, e grazie alla buona volontà di qualche giovane Medico, molto  timidamente sono state in parte composte. Il risultato? Centinaia di persone isolate in casa in attesa del risultato dei tamponi che nonostante i  sacrifici dell’esiguo personale sanitario, tardavano ad essere comunicati agli interessati. Altri, invece,  rimanevano in circolazione creando ulteriori Cluster, aggravando maggiormente la Pandemia in atto.  Speravamo che le nostre denunce avessero toccato le coscienze di amministratori e dirigenti di questa  ASP, niente di tutto ciò! Siamo ritornati al passato, dove il clientelismo più becero, il familismo più  sfacciato, l’assenza di confronto con le forze sociali, l’egoismo ormai dilaga nei corridoi di una Azienda  dove l’assalto alla Dirigenza lo fa da padrone. Questo sindacato non può più tergiversare. Non si può più accettare che il sindacato venga considerato  un elemento di disturbo perché sollecita le assunzioni di medici, infermieri, operatori professionali.  Come si fa di fronte ad una pandemia che sta sconvolgendo il mondo ad avere tale insensibilità. Come si fa a non rendersi conto che la campagna di vaccinazione, con i ritmi di questa azienda, non  decollerà neanche nel 2023. Si rendono conto che per la somministrazione di ogni dose di vaccino è  necessario un tempo stabilito? Si rendono conto che va fatta una proiezione del fabbisogno  infermieristico e medico per dare una svolta a questa abulia che pervade l’Azienda in materia di  prevenzione del Covid. Invece, a fronte della vera necessità che rappresenta il raggiungimento del  numero massimo di vaccinati nel più breve tempo possibile, l’ASP di Cosenza ritiene opportuno  impegnare le proprie risorse per l’assunzione di personale amministrativo. Un’organizzazione sindacale  libera e senza condizionamenti di alcun genere non può tollerare tutto questo. Chiediamo al Commissario Straordinario per il Piano di Rientro, Guido Longo, un intervento immediato  necessario a rimettere al centro i problemi della popolazione di questo territorio, partendo  immediatamente con la campagna di vaccinazione e di prevenzione. Assumendo il personale necessario,  che ribadiamo devono essere necessariamente composto da figure sanitarie. Chiediamo inoltre che si faccia immediatamente la rotazione dei dirigenti all’interno dell’Asp, in modo  di rompere i centri di potere consolidati.

UILFPL Cosenza