“Fondi europei e Unical: miglioramenti energetici per un Campus green”.Oggi l’Università della Calabria, situata nel territorio di Rende in provincia di Cosenza, rappresenta il più grande campus in tutta Italia grazie ai suoi duecento ettari di superficie. Anche in termini di ricerca e offerta didattica è un vero e proprio esempio nazionale.
Nell’ambito del Piano POR Calabria 2014-2020, sono stati sviluppati una serie di interventi grazie alla collaborazione con l’Unione Europea volti al miglioramento
infrastrutturale dell’Ateneo in chiave sostenibile. Nel contesto di questi interventi, particolare valenza si è voluta dare alla riqualificazione dell’impianto di illuminazione artificiale interna degli edifici dell’Università della Calabria, che è stato sostituito con dispositivi illuminanti con tecnologia a LED. Questo processo di trasformazione consente un risparmio energetico pari a un milione di euro all’anno ma anche una sostanziale riduzione dei consumi e dell’inquinamento ambientale. Il risparmio delle lampadine a LED è circa il 90% rispetto alle vecchie lampadine e il 70% rispetto alle fluorescenti.
L’ecosostenibilità della tecnologia LED, inoltre, non riguarda solo il risparmio energetico, ma anche il minore impatto ambientale grazie ad una resistenza dei dispositivi almeno quattro volte superiore rispetto alle lampadine tradizionali e all’uso di materiali non inquinanti.
Le lampade a LED, infatti, al contrario delle lampade tradizionali, non contengono sostanze dannose per l’ambiente come il piombo, l’azoto o il mercurio. Il LED è assolutamente privo di filamento interno e questa sua peculiarità gli permette di avere una durata (circa 50.000 ore contro le 5.000 ore circa delle vecchie tecnologie) e un’affidabilità molto maggiori rispetto alle vecchie tecnologie.
Grazie alla collaborazione con l’Unione Europea oggi, l’Università della Calabria è il Campus più green d’Europa. La scelta alla base di questo piano di efficientamento è quella di rendere ciascun intervento in chiave sostenibile: grazie alle migliorie in campo energetico e nell’efficienza dei sistemi di illuminazione, si è realizzata una sostanziale riduzione dell’inquinamento.
L’implementazione di dispositivi illuminanti a LED, oltre ad avere un impatto positivo in termini economici e di riduzione dei danni ambientali, è stata sviluppata anche con l’obiettivo di aumentare l’efficienza delle funzioni oculari e di accrescere il comfort visivo per tutti gli studenti che frequentano l’Università. I dispositivi attualmente applicati, infatti, riducono l’abbagliamento e il fenomeno della riflessione nei video terminali. Tutto ciò si trasforma anche in un sensibile miglioramento della qualità della vita all’interno del campus di Arcavacata.
Il progetto di riqualificazione dell’impianto di illuminazione artificiale interna degli edifici dell’Università della Calabria ha avuto un costo complessivo di € 18.113.369,15 di cui € 13.585.026,86 di risorse UE stanziate attraverso un finanziamento POR-FESR.
In questo momento l’Unical si conferma uno dei poli accademici tra i più avanzati ed apprezzati in Italia in termini di ricerca e offerta didattica. Questo risultato è stato reso possibile anche grazie alla stretta collaborazione tra Regione e Unione Europea.
La Calabria è infatti l’attuale protagonista dell’iniziativa “L’Europa nella mia Regione”: la campagna itinerante promossa dalla UE che ha come obiettivo la valorizzazione dei progetti locali sostenuti e realizzati grazie ai finanziamenti europei. La campagna regionale è iniziata il 26 ottobre e si concluderà il 26 novembre, e interesserà l’intero territorio regionale. In questo quadro, è stato possibile, attraverso le politiche di coesione 2014-2020, procedere con la riqualificazione dell’impianto di illuminazione artificiale interna degli edifici dell’Ateneo, mediante la sostituzione del sistema di illuminazione tradizionale con dispositivi illuminanti a LED.
Si tratta di un progetto importante per l’Università in quanto recepisce gli orientamenti della politica comunitaria, e più complessivamente quelli mondiali, che vanno nella direzione di investire per la produzione energetica da fonti rinnovabili e soprattutto per l’efficientamento e il risparmio costante di energia.
Una regione come la Calabria, che ha particolari condizioni climatiche e ambientali, può ambire – anche grazie all’esempio dell’Unical – ad essere modello nel nostro Paese ed in Europa nell’utilizzo di fonti ad alto risparmio energetico attraverso l’incentivazione e l’utilizzo di strumentazioni efficienti ed a minimo impatto ambientale.