Studi medici (e relativi medici di base) che sono venuti a contatto di recente con l’informatore scientifico che ha contratto il coronavirus e che ora è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Annunziata di Cosenza. Del resto era e rimane il suo mestiere, quello di informare gli studi medici sui farmaci. E questo probabilmente anche dopo il convegno di Lamezia (dove potrebbe aver contratto il virus anche se è da tenere conto della frequentazione con il cognato residente a Bergamo e transitato a Tarsia nel periodo di Carnevale).
Quarantena per i medici esclusivamente a scopo precauzionale, giova ulteriormente precisarlo. Ma è il numero degli studi potenzialmente coinvolti che tiene in ansia, sono 51 e solo nell’ultimo periodo (senza contare delle frequenti “visite” dell’informatore scientifico anche all’interno di strutture sanitarie).
Sono 10 a Cosenza, gli studi convolti e i medici in quarantena precauzionale, 2 a Castrolibero e Castiglione Cosentino e uno solo a Rende, Marzi e uno pure a Parenti. 8 invece quelli a Bisignano, 12 studi ad Acri, 10 a Luzzi, 4 a Rogliano,
A.M.