In una sola seduta ben 3 leggi regionali calabresi (su sei totali contestate) sono state impugnate dal consiglio dei ministri e sarà quindi ora compito della Corte Costituzionale valutare i rilievi mossi dal governo ai provvedimenti emessi dalla Cittadella il 16 dicembre scorso. Si legge infatti i una nota di Palazzo Chigi che si è decisa l’impugnazione alla Consulta delle seguenti normative calabresi: “La legge Regione Calabria n. 56 del 16 dicembre 2019, recante “Adeguamento alla normativa nazionale. Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 47 (tutela e valorizzazione degli alberi monumentali, dei boschi vetusti, dei filari, delle alberate e della Flora spontanea di alto pregio della Calabria”, in quanto alcune norme riguardanti gli interventi sugli alberi monumentali invadono la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, ponendosi altresì in contrasto con i principi fondamentali in materia di valorizzazione dei beni culturali e ambientali e di promozione e organizzazione di attività culturali, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione; La legge Regione Calabria n. 61 del 16 dicembre 2019, recante “Modifiche ed integrazioni alla l.r. 19/2002 (norme per la tutela, governo ed uso del territorio – legge urbanistica della Calabria)”, in quanto alcune norme riguardanti il Piano paesaggistico regionale si pongono in contrasto con le previsioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma lettera s), e dell’articolo 9 della Costituzione. Esse si pongono altresì in contrasto con i principi fondamentali in materia di governo del territorio, violando l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione; La legge Regione Calabria n. 62 del 16 dicembre 2019, recante “Modifiche alla legge regionale n. 21/2010”, in quanto una norma riguardante gli interventi edilizi e la sicurezza delle costruzioni invade la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera h), della Costituzione”. Vedremo cosa decideranno “i giudici delle leggi”.
Mezzo Cdm solo per bocciare le leggi calabresi
Tre delle sei impugnate ieri sono della Cittadella, “sfornate” a ridosso di Natale