L’ex garante per l’infanzia della Regione Calabria aveva fatto causa alla Cittadella trascinandola in giudizio davanti al tribunale ordinario di Catanzaro nel quale fondamentalmente batteva cassa. I giudici hanno inviato alla Corte Costituzionale la vexata queastio su quale delle normative regionali adottare per calcolare lo stipendio del garante. Una più “vecchia” prevedeva infatti la parificazione degli emolumenti a quelli di un consigliere regionale, la più recente invece diminuiva drasticamente i compensi. La Consulta nei giorni scorsi si è espressa giudicando infondati i dubbi costituzionali dell’ultima normativa regionale e quindi ora il tribunale di Catanzaro nella controversia legale tra la Intrieri e la Regione Calabria dovrà adeguarsi al pronunciamento. Si legge infatti chiaramente in sentenza: “Nel censurare la riduzione dell’indennità spettante al Garante dell’infanzia, gli argomenti addotti dall’ordinanza di rimessione oscillano tra piani diversi: talora, si appuntano sulla “retroattività” (impropria) della nuova disciplina dell’indennità, o meglio sulla sua applicabilità immediata al Garante in carica; talaltra, riguardano la misura della riduzione, ritenuta sproporzionata ed eccessiva; talaltra ancora, insistono sulle modalità della riduzione medesima, vale a dire sul carattere improvviso e imprevedibile dell’intervento legislativo regionale, da cui conseguirebbe la lesione del legittimo affidamento. Si tratta di prospettive variegate, peraltro non indifferenti anche ai fini dell’individuazione degli interventi necessari a rimediare all’asserita illegittimità costituzionale. Né giovano a chiarire i termini della questione i richiami, contenuti nell’ordinanza di rimessione, alla ricca, diversa e molteplice giurisprudenza, tanto di questa Corte, quanto di quelle europee, in materia di legittimo affidamento. Le pronunce delle varie Corti riguardano casi tra loro eterogenei e non omologabili a quello in esame, sicché le citazioni rendono ulteriormente confusa l’identificazione dello specifico vulnus denunciato. Alla luce delle ragioni che precedono, nei termini in cui è stata formulata, la questione va dichiarata inammissibile”.
Garante dell’infanzia ma non dello stipendio
La Corte Costituzionale boccia il ricorso di Marilina Intrieri che chiedeva di applicare una vecchia normativa regionale che parificava gli emolumenti a quelli di consigliere regionale