Il ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo aver appreso della morte di una giovane donna a poche ore dal parto avvenuto nel punto nascita dell’ospedale di Cetraro, nel Cosentino, ha disposto l’invio della task force, composta da dirigenti del ministero della Salute, Iss, Agenas, Carabinieri del Nas e un delegato delle Regioni.
“Abbiamo il dovere di accertare come sia stato possibile che una donna di 35 anni, già mamma di un bimbo – afferma il ministro – abbia potuto perdere la vita dopo aver messo al mondo il suo bambino, che per fortuna sta bene, ma crescerà senza la madre. Anche la magistratura ha avviato le sue indagini, ma noi come ministero dobbiamo fare la nostra parte. Lo dobbiamo alla vittima e alla sua famiglia che oggi la piange. Ma lo dobbiamo anche alla Calabria a cui è rivolto il nostro massimo impegno perché torni ad avere una sanità degna di questo nome”.
Il Dipartimento regionale Tutela della Salute ha disposto l’invio del “team risk management” all’ospedale di Cetraro, dove nei giorni scorsi una donna di 36 anni è morta per un’emorragia dopo aver partorito un bimbo. Lo si apprende da fonti della Regione. Inoltre, il Dipartimento regionale ha anche chiesto all’Azienda sanitaria provinciale una relazione dettagliata sulla vicenda. L’arrivo a Cetraro della “task force” di ispettori, disposto con provvedimento adottato subito dopo il fatto dal dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Antonio Belcastro, è atteso nelle prossime ore: il team, composto da quattro professionisti, effettuerà verifiche e sopralluoghi nel presidio ospedaliero di Cetraro e attività di audit degli operatori sanitari che, a vario titolo, hanno avuto un ruolo nella vicenda.
Sulla morte della 36enne, la Procura di Paola ha aperto un’inchiesta, disponendo anche l’autopsia, dopo la denuncia fatta ai carabinieri dai familiari della donna: anche la direzione dell’ospedale di Cetraro ha avviato un’indagine interna. Il bambino, nato dopo un parto che è stato naturale, sta bene.